Aumento dei tassi di interesse previsto dalla Banca Centrale Europea (BCE) per il 16 marzo 2023, che porterà il tasso al 3,5%. La BCE ha confermato l’aumento, ma non ha fornito indicazioni sulla possibile riduzione futura dei tassi, che dipenderà dall’andamento dell’inflazione. L’aumento dei tassi di interesse influenzerà soprattutto coloro che hanno un mutuo a tasso variabile, ma il numero di famiglie italiane che ne sono esposte è relativamente basso rispetto al totale dei prestiti per l’acquisto di abitazioni. In ogni caso, per chi ha un mutuo a tasso variabile, potrebbe essere conveniente considerare una rinegoziazione o una surroga del finanziamento con un tasso fisso per mitigare gli impatti dell’aumento dei tassi di interesse.

Per chi ha un mutuo a tasso variabile e vuole evitare un aumento della rata, è possibile considerare alcune opzioni. Una prima possibilità è quella di richiedere una rinegoziazione del mutuo, cercando di ottenere un tasso fisso più vantaggioso. In questo modo, si avrà la certezza del costo della rata per tutta la durata del finanziamento, senza rischiare di subire eventuali aumenti dei tassi. Tuttavia, è importante valutare attentamente i costi della rinegoziazione, che potrebbero comportare l’applicazione di penali e commissioni.

Un’altra opzione è quella della surroga del mutuo, ovvero la possibilità di trasferire il finanziamento da una banca all’altra, cercando condizioni più favorevoli. Anche in questo caso, è importante valutare attentamente i costi della surroga, che potrebbero comportare l’applicazione di penali e commissioni, ma anche valutare il tasso offerto dalla nuova banca e confrontarlo con quello del mutuo attuale.