Negli ultimi anni, il fenomeno del phishing è diventato una delle maggiori minacce per la sicurezza online. Si tratta di una tecnica fraudolenta che mira a indurre gli utenti a fornire informazioni sensibili, come username, password, dati bancari o numeri di carta di credito, attraverso l’invio di email o SMS ingannevoli. Tra i bersagli preferiti di questi attacchi ci sono spesso enti autorevoli come l’INPS, il cui nome viene abusato dai truffatori per aumentare il tasso di fiducia delle vittime. In questi giorni, diversi utenti hanno segnalato di aver ricevuto un’email fasulla dall’INPS, che avverte della necessità di recuperare un rimborso di 715 euro di contributi. La mail sostiene che il rimborso non può essere erogato a causa di dati del conto corrente inesatti o modificati.
Tuttavia, si tratta di una truffa: l’INPS non invia comunicazioni di questo tipo via email o SMS. L’obiettivo dei truffatori è quello di indurre le vittime a fornire le loro credenziali bancarie o postali, al fine di acquisire informazioni sensibili e potenzialmente arrivare ad altri utenti. La migliore difesa contro questo tipo di attacchi è diffidare di qualsiasi comunicazione sospetta e verificare sempre l’autenticità delle fonti, ad esempio recandosi presso gli uffici competenti o controllando online. In caso di dubbio, è sempre meglio non fornire alcuna informazione e denunciare immediatamente il sospetto alla Polizia Postale.