Il tiroidismo è una malattia che colpisce appunto la tiroide, una piccola ghiandola situata alla base del collo che regola il metabolismo del nostro corpo. Essa produce gli ormoni tiroidei, che sono fondamentali per il corretto funzionamento di numerosi organi e tessuti, tra cui il cuore, il cervello, i muscoli e le ossa.

Quando la tiroide non funziona correttamente, si possono verificare diverse forme di tiroidismo, tra cui l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo. L’ipotiroidismo si verifica quando la tiroide non produce abbastanza ormoni tiroidei, mentre l’ipertiroidismo si verifica quando la tiroide produce troppi ormoni.

Entrambe le forme di tiroidismo possono causare una vasta gamma di sintomi, tra cui stanchezza, aumento di peso, perdita di capelli, depressione, irregolarità del battito cardiaco e altri problemi di salute. Se non trattati, questi sintomi possono peggiorare nel tempo e portare a gravi conseguenze per la salute.

Come ottenere il bonus dell’Inps per il tiroidismo

Come accennato in precedenza, le forme più gravi di tiroidismo possono essere considerate una vera e propria invalidità, e quindi consentire a chi ne è affetto di fare richiesta di un sostegno economico dall’Inps. Tuttavia, è importante sottolineare che non tutte le forme di tiroidismo sono considerate invalidanti e che l’assegno erogato dall’Inps dipende dalla percentuale di invalidità assegnata dalla commissione medica.

Per ottenere il bonus dell’Inps per il tiroidismo, è quindi necessario sottoporsi ad una visita medica presso una struttura dell’Inps, che valuterà la gravità della patologia e la percentuale di invalidità da assegnare. In base a questa percentuale, verrà erogato un assegno che può variare da 291,95 fino a 523,82 euro al mese, per un massimo di tredici mensilità annuali.

È importante notare che per ottenere il beneficio è necessario soddisfare anche il requisito della soglia reddituale annuale, che nel caso di invalidità al 100% ammonta a 17.271,19 euro. Inoltre, le persone che presentano percentuali inferiori alla soglia minima potrebbero comunque accedere ad altre forme di tutela, come il diritto al collocamento mirato o a congedi straordinari per cure.