Il bonus energia da 200 euro, introdotto dal governo Draghi, è esteso anche ai lavoratori autonomi privi di Partita Iva. L’Inps ha riaperto la procedura di richiesta del bonus, dando la possibilità a circa 80 mila lavoratori autonomi di beneficiare del contributo. I requisiti per accedere al bonus sono: avere percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021, essere già iscritti alla gestione autonoma con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022, avere avviato l’attività lavorativa al 18 maggio 2022, avere effettuato almeno un versamento contributivo alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità e non essere titolari di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022. Il bonus da 200 euro sarà erogato in un’unica soluzione, mentre il bonus da 150 euro potrà essere richiesto solo dai lavoratori autonomi con reddito inferiore a 20.000 euro.
È importante notare che il bonus energia da 200 euro è introdotto dal governo Draghi nel contesto della situazione di crisi energetica che ha colpito l’Italia negli ultimi mesi. Il costo dell’energia elettrica e del gas naturale è aumentato notevolmente, mettendo a dura prova le finanze delle famiglie italiane e dei lavoratori autonomi.
In questo contesto, il bonus energia rappresenta una misura di sostegno importante per aiutare le persone a far fronte ai costi dell’energia, consentendo loro di avere un piccolo aiuto finanziario per pagare le bollette.
Come già detto, l’Inps ha riaperto la procedura per la richiesta del bonus da 200 e 150 euro anche per i lavoratori autonomi privi di Partita Iva che fino a oggi non ne avevano potuto usufruire. Tuttavia, è importante sottolineare che la scadenza per la presentazione della domanda è fissata per il 31 marzo 2023, quindi i lavoratori autonomi che vogliono richiedere il bonus devono affrettarsi.
È interessante notare che il bonus energia da 200 euro non è l’unica misura di sostegno introdotta dal governo per far fronte alla crisi energetica. Ad esempio, è stata introdotta anche una detrazione fiscale per i lavori di efficientamento energetico degli edifici, che consente di ottenere un rimborso fiscale del 50% delle spese sostenute per la realizzazione dei lavori.
Inoltre, il governo sta lavorando anche su altre misure strutturali per migliorare l’efficienza energetica dell’Italia e ridurre la sua dipendenza dalle fonti di energia fossile. Tra queste misure ci sono il potenziamento delle fonti di energia rinnovabile, l’adozione di tecnologie ecosostenibili e il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati.





