Il Messaggio INPS n° 3286 del 6 settembre 2022 riguarda la seconda fase dell’accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati che risiedono all’estero. Il controllo è effettuato dalla banca Citibank, incaricata dall’INPS per l’accredito delle pensioni ai pensionati iscritti all’AIRE. La banca invia la richiesta di attestazione dell’esistenza in vita ai pensionati residenti in Oceania, Africa e Europa, che devono restituire il modulo entro il 12 gennaio 2023.Nel caso in cui il modulo non sia compilato e restituito, il pagamento degli assegni previdenziali di febbraio avverrà presso le filiali Western Union. Se l’attestazione dell’esistenza in vita non viene prodotta e l’assegno previdenziale non viene riscosso entro il 19 febbraio, scatterà la sospensione della pensione a partire dal mese di marzo 2023.

Per evitare la sospensione, ogni pensionato deve produrre la prova dell’esistenza in vita compilando e inviando il modulo personalizzato, datato e firmato, accompagnato da un modulo firmato da un rappresentante di un Consolato o Ambasciata. È possibile fornire la prova anche tramite un servizio di videochiamata o riscossione dei contanti presso le agenzie Western Union.

In mancanza di queste prove, la pensione rischia di essere sospesa a partire dal mese di marzo 2023. In questo caso, l’interessato deve attivarsi subito per fornire la prova valida e evitare la revoca della pensione. Nel caso di omonimia con un pensionato defunto, l’INPS sospenderà l’erogazione della pensione, per cui sarà necessario fornire una prova valida per ottenere la riattivazione dell’assegno.

Per evitare spiacevoli conseguenze, è importante che i pensionati iscritti all’AIRE prestino attenzione alla richiesta di attestazione dell’esistenza in vita inviata dalla banca Citibank e compilino il modulo tempestivamente, allegando tutti i documenti richiesti.