L’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ha recentemente aggiornato il suo simulatore “Pensami”, che consente ai cittadini di calcolare le proprie prospettive pensionistiche. Secondo i calcoli effettuati dal simulatore, un giovane di 25 anni che ha appena iniziato a lavorare potrebbe essere in pensione anticipata a 70 anni con almeno 46 anni e 4 mesi di contributi, oppure in pensione di vecchiaia a 70 anni e sei mesi, sempre che abbia almeno 20 anni di contributi e un assegno di almeno 1,5 volte il minimo.

Inoltre, potrebbe essere in pensione anticipata a 67 anni e 4 mesi, se ha maturato un assegno pari ad almeno 2,8 volte il minimo (che al momento è di 1.409 euro, ma l’importo sarà da aggiornare). Il simulatore “Pensami” consente di calcolare le pensioni cui è possibile accedere sia nelle singole gestioni previdenziali, sia cumulando tutta la contribuzione, ma non indica gli importi delle prestazioni.

Questi calcoli mostrano come per i giovani che iniziano a lavorare oggi, la pensione potrebbe essere un miraggio, con assegni che potrebbero arrivare solo dopo i 70 anni. Ciò è dovuto al fatto che l’età pensionabile sta aumentando e che il sistema previdenziale italiano si basa sempre più su un calcolo contributivo, piuttosto che retributivo.

In ogni caso, il simulatore “Pensami” dell’INPS può essere utilizzato per avere un’idea delle prospettive pensionistiche individuali, inserendo pochi dati anagrafici e relativi alla contribuzione. In questo modo, è possibile conoscere le date in cui si potrà accedere alla pensione in base ai vari periodi contributivi accumulati.