La legge di bilancio 2023 ha previsto un importante pacchetto famiglia che introduce nuove misure e conferma alcune già esistenti per offrire un sostegno economico concreto alle famiglie italiane in difficoltà. Una delle novità principali è la “Carta risparmio spesa”, una Social Card indirizzata alle famiglie con redditi non superiori a €15.000 all’anno. La carta può essere utilizzata per effettuare acquisti relativi a beni di prima necessità come alimenti, prodotti per l’igiene personale e farmaci. Questa misura sostituisce i vecchi buoni spesa introdotti durante l’emergenza Covid.

Oltre alla carta risparmio spesa, è prevista anche la consegna di pacchi alimentari alle famiglie bisognose, realizzati utilizzando i prodotti invenduti dei supermercati prossimi alla scadenza. Lo scopo di questa misura è quello di aiutare le famiglie in difficoltà ma, allo stesso tempo, contrastare lo spreco alimentare. Inizialmente il reddito alimentare sarà indirizzato in favore dei soggetti in difficoltà che vivono in condizioni di povertà assoluta nelle città metropolitane, ma successivamente dovrebbe essere esteso a tutti.

L’aspetto sociale

Inoltre, la legge di bilancio 2023 ha previsto anche il potenziamento del bonus sociale per le bollette di luce e gas, per fronteggiare il caro energia che ha creato problemi a famiglie e imprese nel corso del 2022. Il bonus sarà accessibile a coloro che hanno un tetto ISEE pari o inferiore a €15.000 per i primi tre mesi del 2023.

Infine, per sostenere le famiglie con bambini, è introdotta un’IVA agevolata al 4% sui prodotti per l’infanzia, come pannolini, latte in polvere e prodotti per l’allattamento.

In generale, queste misure sono state introdotte per sostenere le famiglie in difficoltà a causa del caro energia, della crisi economica e del settore occupazionale e mirano a fornire un aiuto concreto per le spese quotidiane. Tuttavia, alcuni dettagli sui beneficiari e sull’effettiva attuazione di queste misure saranno comunicati tramite l’approvazione di un decreto attuativo da parte del Ministero del Lavoro.