L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) sta attualmente conducendo un’indagine nei confronti di alcune importanti società petrolifere italiane, tra cui Eni Spa, Esso Italiana Srl, Italiana Petroli Spa, Kuwait Petroleum Italia Spa e Tamoil Italia Spa. Le ispezioni sono effettuate con l’aiuto del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza e avviate sulla base della documentazione fornita dalla Guardia di Finanza riguardo alle infrazioni accertate sui prezzi dei carburanti praticati da oltre mille pompe di benzina distribuite su tutto il territorio nazionale.

L’AGCM sostiene che queste società petrolifere non avrebbero adottato misure adeguate per prevenire e contrastare queste condotte illecite a danno dei consumatori, come la difformità tra il prezzo pubblicizzato e quello effettivamente applicato, l’omessa esposizione del prezzo praticato o l’omessa comunicazione al portale ‘Osservaprezzi Carburanti’, utile per i consumatori per trovare la pompa di benzina con il prezzo più basso.

L’AGCM sottolinea che queste azioni sono in violazione dell’articolo 20 del Codice del Consumo, che prevede l’obbligo per le società di adottare misure idonee a prevenire e contrastare condotte illecite a danno dei consumatori. L’indagine è ancora in corso e l’AGCM sta valutando i fatti per determinare se ci siano state violazioni delle leggi sulla concorrenza e delle norme a tutela dei consumatori. In caso di violazioni accertate, l’AGCM potrebbe imporre sanzioni amministrative e ordinare misure per riparare i danni causati ai consumatori.