Un anno ed un mese senza ricevere il becco di un quattrino, centinaia di famiglie private degli stipendi ma con gli operatori che continuano a lavorare pur di non lasciare disabili, disadattati e persone in difficoltà senza l’assistenza di cui hanno bisogno. Insomma, l’ambito Napoli 9 del Piano sociale ha davvero toccato il fondo, costringendo medici e professionisti di vari settori a scendere in piazza per chiedere le spettanze – o almeno un acconto – degli ultimi tredici mesi.
Nel mirino i sette Comuni “cattivi pagatori” e che hanno ormai chiuso i rubinetti per le fasce più deboli: Amministrazione capofila è San Giuseppe Vesuviano, poi le responsabilità sono da imputare anche a Terzigno, San Gennaro Vesuviano, Poggiomarino, Palma Campania, Striano e Ottaviano. A rischio, se nulla dovesse cambiare nel giro di qualche settimana, ci sono le opere assistenziali a vantaggio di portatori di handicap e minori in difficoltà, dunque una bomba sociale pronta ad esplodere nel territorio vesuviano.
A prendere la situazione di petto sono gli operatori della “Cooperativa Fleming” che insieme ad altre realtà agisce nei sette Comuni dell’Ambito 9. Sono loro, infatti, i promotori della manifestazione di protesta che sarà promossa domattina davanti al palazzo comunale di San Giuseppe Vesuviano. Insomma, gli assistenti sociali sono pronti a tirare fuori le unghie: la rivolta è ormai dietro l’angolo dopo mesi di mediazioni e promesse non mantenute.