Spinto da una gelosia ossessiva, avrebbe controllato ogni gesto della compagna, fino a trasformare la loro relazione in un incubo fatto di violenze, umiliazioni e continue minacce. Un 22enne è stato condannato a 2 anni di reclusione per stalking. La pena è stata sospesa, ma subordinata alla partecipazione a un programma di recupero psicologico. A darne notizia è Il Mattino in edicola questa mattina.
Otto mesi di aggressioni e controllo totale
La vicenda, avvenuta ad Angri, è durata circa otto mesi. Il giovane pretendeva di controllare il modo di vestire della fidanzata, i suoi spostamenti e persino la possibilità di recarsi al lavoro. Le aggressioni fisiche erano frequenti: schiaffi, strette al collo e violenze improvvise scatenate dalla convinzione che la ragazza avesse anche solo guardato un altro uomo.
La vittima, assistita legalmente e supportata nel percorso di denuncia, ha ricostruito i diversi episodi che hanno portato la Procura a contestare la condotta persecutoria.
L’episodio più grave: capelli tagliati per farla “diventare un uomo”
Il culmine della violenza risale al 2022. Dopo aver visto un video della ragazza sul posto di lavoro, il 22enne l’avrebbe afferrata per i capelli, colpendola più volte. Il giorno seguente, durante un nuovo litigio, ha utilizzato delle forbici per tagliarle i capelli, sostenendo che doveva “assomigliare a un uomo”.
La giovane è riuscita a scappare, ma è stata inseguita, strattonata e trascinata a terra nel tentativo di essere riportata in auto.
La sentenza
Il processo ha confermato pienamente le accuse della Procura: il comportamento del ragazzo è stato riconosciuto come una vera e propria condotta persecutoria, caratterizzata da controllo, violenza fisica e psicologica, offese e umiliazioni ripetute.





