Si erano presentati come “incaricati” del nipote coinvolto in un finto incidente, riuscendo a farsi consegnare una busta con 30mila euro in contanti. A distanza di alcuni mesi dai fatti, i Carabinieri della Compagnia di Amalfi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Domenico Capasso e Patrizia De Vita, ritenuti responsabili della truffa ai danni di un’anziana di Maiori.
Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura salernitana.
La truffa del “finto nipote”
L’episodio risale al luglio 2025.
Come ricostruito dagli inquirenti, intorno alle 9 del mattino l’anziana era contattata sul telefono fisso da un uomo che, fingendosi il nipote, le aveva raccontato di aver provocato un incidente stradale e di dover pagare subito una multa per evitare guai peggiori.
Poco dopo, l’interlocutore le aveva annunciato che un incaricato sarebbe passato a ritirare il denaro sotto la sua abitazione.
La donna, spaventata e convinta di aiutare il nipote, aveva raccolto tutti i risparmi custoditi in casa – circa 30mila euro – e si era recata in strada. Lì, un uomo con uno zaino si era avvicinato, si era fatto consegnare la busta e si era poi allontanato rapidamente, fingendo di parlare al telefono.
Il video che incastra i presunti truffatori
Solo dopo alcune ore la vittima si era resa conto di essere caduta in un raggiro e aveva sporto denuncia ai Carabinieri della Stazione di Maiori.
>Le successive indagini, coordinate dalla Procura di Salerno, hanno permesso di raccogliere fondamentali elementi di prova, tra cui le immagini delle telecamere di sorveglianza che immortalavano la consegna del denaro e la fuga dell’uomo.
Attraverso l’analisi dei filmati e ulteriori riscontri investigativi, i militari sono riusciti a identificare Capasso e De Vita come presunti autori della truffa.
Il provvedimento cautelare è eseguito il 7 novembre dai carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Amalfi, con il supporto della stazione locale.
Una truffa purtroppo ricorrente
Gli investigatori ricordano che il metodo utilizzato è una delle più comuni truffe ai danni di anziani, nota come “truffa del finto parente”: un interlocutore telefona fingendosi un familiare in difficoltà o un avvocato, chiedendo con urgenza denaro contante.
Le forze dell’ordine raccomandano di non consegnare mai soldi a sconosciuti e di contattare subito il 112 in caso di richieste sospette.





