Le elezioni regionali in Calabria hanno rappresentato un segnale forte che non può essere ignorato nel dibattito politico, anche campano. La riconferma di Roberto Occhiuto come presidente della regione con il 57,26% dei consensi è stata accompagnata da un’alta percentuale di astensionismo, con solo il 44,36% dei cittadini calabresi che si è recato alle urne.

Secondo Oliver Mollo, segretario metropolitano di Napoli di Azione, l’astensionismo è un segno di come i cittadini siano sempre più distanti e disgustati da una politica urlata, lontana dal merito dei problemi da risolvere e da ciò che davvero interessi loro. “Pretendere di chiamare ‘coalizione’ un insieme di forze che si odiano è una contraddizione in termini”, sottolinea Mollo.

La sfida della Regione Campania

In Campania, la situazione non è molto diversa. La regione è chiamata a risolvere una serie di problemi importanti, dalla sanità alle infrastrutture, ai servizi sociali. “Le Regioni somigliano a macchine burocratiche gigantesche che duplicano costi, rallentano l’azione pubblica, sottraggono risorse preziose senza risolvere i problemi veri”, afferma Mollo.

Il caso Stellantis

Un esempio concreto di come la politica possa fare la differenza è il caso Stellantis a Pomigliano d’Arco. “Noi chiediamo un tavolo di crisi permanente, garanzie reali, un piano di reindustrializzazione serio”, afferma Mollo. “Non basta dire ‘restiamo fino al 2030 sulla Panda’ se le linee produttive languono e 300 lavoratori sono già coinvolti in uscite volontarie”.

La sfida del lavoro e della dignità sociale

Per Azione, il lavoro e la dignità sociale sono temi fondamentali. “Non vogliamo che la Campania diventi un museo di incentivi pubblici, desideriamo una terra viva, che produce, che forma, che reinventa il proprio futuro”, conclude Mollo.