Con l’arrivo dei primi freddi, tornano a circolare i virus respiratori e aumenta il rischio di infezioni, soprattutto tra anziani e pazienti fragili. Gli infettivologi italiani riuniti a Napoli per il IX Workshop nazionale “Hot topics in infettivologia” lanciano un appello alla vaccinazione contro influenza, Covid-19 e virus respiratorio sinciziale (RSV).
L’incontro, patrocinato dagli Ospedali dei Colli e dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), si tiene il 7 e 8 ottobre presso l’Hotel NH Panorama di Napoli, con la responsabilità scientifica di Antonio Chirianni.
Coperture vaccinali ancora basse in Campania
La Campania resta tra le regioni italiane con coperture vaccinali inferiori alla media nazionale. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2024 la vaccinazione antinfluenzale ha raggiunto solo il 49,2% degli over 65, contro una media nazionale più alta.
La nuova campagna antinfluenzale 2025 è partita il 1° ottobre, con l’obiettivo di arrivare al 75% di copertura nei gruppi target — in particolare anziani, fragili e operatori sanitari — per limitare la circolazione virale, ridurre le complicanze respiratorie e gli accessi ai pronto soccorso.
Parrella (SIMIT): “Proteggere i pazienti fragili è una priorità”
«Il rischio – sottolinea Roberto Parrella, presidente SIMIT – è che la circolazione del virus influenzale si sommi a quella di altri agenti respiratori, in particolare il SARS-CoV-2, nelle sue nuove varianti, e il virus respiratorio sinciziale (RSV). Entrambi continuano a causare casi gravi e decessi».
Parrella richiama inoltre i dati provenienti dall’emisfero australe, dove nella stagione appena conclusa si è registrato un aumento del 70% delle infezioni e del 50% delle ospedalizzazioni legate all’influenza.
«È un segnale d’allarme – prosegue – che impone campagne vaccinali mirate e tempestive per le persone più vulnerabili. Le coperture in Campania restano troppo basse e occorre agire con urgenza per migliorare la protezione degli anziani e dei fragili».
Il presidente SIMIT evidenzia anche la necessità di semplificare l’accesso alle vaccinazioni, evitando ai pazienti cronici spostamenti inutili:
«Serve un modello che permetta di vaccinare direttamente nei luoghi di cura abituali, anche attraverso interventi normativi mirati».
I temi del workshop “Hot topics in infettivologia”
Il convegno di Napoli rappresenta uno dei principali appuntamenti italiani dedicati alle malattie infettive e coinvolge infettivologi, microbiologi, igienisti, epatologi, geriatri e medici di medicina generale.
Tra i principali temi in programma:
Gestione dell’HIV: percorsi terapeutici innovativi, farmaci long acting e strategie personalizzate per pazienti con elevate esperienze di trattamento (HTE);
Epatiti virali: aggiornamenti su HCV, HDV e HBV, con focus sulla prevenzione delle riattivazioni nei pazienti in terapia immunosoppressiva;
Antimicrobico-resistenza (AMR): uso appropriato dei nuovi antibiotici e gestione delle infezioni batteriche gravi come polmoniti, sepsi ed endocarditi;
Vaccinazioni e prevenzione: importanza della protezione stagionale e del ruolo delle campagne vaccinali coordinate.
Verso un approccio multidisciplinare
Filo conduttore del workshop è l’approccio multidisciplinare alla cura delle infezioni: una collaborazione sempre più necessaria tra specialisti di diverse aree cliniche per migliorare la diagnosi, la gestione terapeutica e la prevenzione.
L’obiettivo, spiegano gli organizzatori, è rafforzare la rete di assistenza e ridurre l’impatto delle infezioni sulla popolazione, con particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili.