La Chiesa di Napoli continua a dimostrare la sua solidarietà verso la popolazione palestinese, in particolare verso i giovani studenti che cercano di costruire un futuro migliore. Dopo l’appassionata omelia del cardinale Mimmo Battaglia e il toccante videomessaggio di padre Gabriel Romanelli, la Diocesi ha deciso di fare un gesto concreto, accogliendo otto giovani studenti palestinesi e offrendo loro sostegno e una possibilità concreta di futuro.

Un progetto di accoglienza e solidarietà

Il progetto si inserisce nel quadro nazionale di Iupals – Italian Universities for Palestinian Students, promosso dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui) in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme, prevede l’accoglienza degli studenti in diverse strutture della Diocesi. Il primo studente, Fadi, 28enne di Gaza City, è già arrivato a Napoli e sarà ospitato nella casa canonica della Cattedrale.

Un gesto che dice chi vogliamo essere

Il cardinale Battaglia ha dichiarato: “Accogliere questi ragazzi significa accogliere la vita che chiede di poter ricominciare. È un gesto che dice chi vogliamo essere: una Chiesa che non alza muri ma apre porte, che non resta spettatrice del dolore ma si fa compagna di viaggio di chi cerca un domani possibile”. La Chiesa di Napoli vuole essere un simbolo di speranza e di solidarietà per i giovani palestinesi che cercano di costruire un futuro migliore.

Una giornata di digiuno e adorazione eucaristica

Il cardinale Battaglia ha anche invitato tutte le parrocchie e comunità religiose della diocesi a vivere giovedì 23 ottobre una giornata di digiuno e adorazione eucaristica per la pace, come segno di preghiera e di prossimità verso chi soffre a causa della guerra. Un gesto di preghiera e di solidarietà unito al Rosario per la pace che Papa Leone XIV guiderà sabato 11 ottobre alle ore 18 in Piazza San Pietro.