Tragedia sulla tangenziale Est di Campobasso, dove uno scontro frontale tra una Fiat 500 e un furgone è costato la vita a due persone: Annalisa Pennetta, 74enne originaria di Avellino, e Michele Melfi, 61enne di San Martino in Pensilis, noto macellaio e produttore di “pampanella”, specialità tipica locale.

La dinamica dello schianto

L’incidente è avvenuto nella tarda mattinata. La Fiat 500 guidata dalla 74enne si è scontrata frontalmente con il furgone condotto da Melfi, che viaggiava nel senso opposto. L’impatto è stato violentissimo e non ha lasciato scampo alla donna, deceduta sul colpo.

Il conducente del furgone, estratto ancora vivo dai Vigili del Fuoco, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Cardarelli di Campobasso, ma le sue condizioni erano critiche: l’uomo è spirato poco dopo l’arrivo al pronto soccorso.

I soccorsi e i rilievi

All’arrivo dei soccorritori, la scena è apparsa drammatica: le due vetture ridotte a un cumulo di lamiere accartocciate. I Vigili del Fuoco hanno lavorato a lungo per liberare i corpi dalle carcasse, mentre la Polizia Municipale ha eseguito i rilievi per accertare le cause del sinistro.

Sull’asfalto non sono rinvenuti segni di frenata, ipotesi che lascia aperta la possibilità di un malore improvviso o di una distrazione alla guida. La Procura di Campobasso valuterà l’eventuale esame autoptico per chiarire definitivamente le cause del decesso.

La tangenziale è rimasta chiusa per ore in entrambi i sensi di marcia, con la viabilità gestita da Anas e Polizia Municipale, fino al termine delle operazioni di soccorso e messa in sicurezza del tratto.

Due comunità in lutto

La morte di Annalisa Pennetta, conosciuta da tutti come Anna, ha lasciato nello sconforto la comunità avellinese e i tanti amici che la ricordano per la sua vitalità e il suo carattere solare. Sui social numerosi messaggi di cordoglio la descrivono come una donna unica, generosa e profonda.

Lutto anche a San Martino in Pensilis, dove la scomparsa di Michele Melfi ha colpito duramente clienti e conoscenti, che lo descrivono come un uomo appassionato del proprio lavoro e molto legato alla comunità.

Due vite spezzate in pochi istanti, due territori – l’Irpinia e il basso Molise – uniti dal dolore e dalla richiesta sempre più urgente di sicurezza sulle strade.