L’asilo nido rappresenta un servizio educativo fondamentale per i bambini dai 3 mesi ai 3 anni, utile sia alla crescita dei più piccoli che alla conciliazione tra vita familiare e lavoro. Tuttavia, i costi delle rette – spesso variabili in base all’ISEE e alla città di residenza – possono diventare un peso significativo per molte famiglie italiane.

Per questo motivo il Governo ha confermato anche per quest’anno il bonus asilo nido, un contributo economico che permette di alleggerire le spese sostenute per la frequenza dei bambini. La misura, inserita nella Legge di Bilancio, si rivolge ai nuclei familiari con figli iscritti a strutture pubbliche o private autorizzate.

Come funziona il bonus asilo nido

Il contributo varia in base alla situazione economica familiare, certificata dall’ISEE, ma è previsto un importo minimo garantito di 1.500 euro annui per ogni figlio anche per chi non presenta la dichiarazione ISEE.

Il bonus viene erogato mensilmente a copertura (totale o parziale) della retta del nido e può arrivare fino a importi più elevati nei casi di ISEE più basso. Per le famiglie con più bambini iscritti, è possibile presentare una domanda distinta per ciascun figlio.

Come fare domanda

La richiesta del bonus deve essere inoltrata attraverso il portale INPS, seguendo la procedura online dedicata. È possibile presentare la domanda entro i termini previsti, allegando la documentazione richiesta, compresa l’attestazione delle spese sostenute per l’asilo nido.

Un sostegno alle famiglie

Il bonus asilo nido rappresenta una misura di sostegno importante, che non solo aiuta economicamente i genitori ma contribuisce anche a favorire la partecipazione delle donne al mondo del lavoro.

Nelle prossime settimane potrebbero arrivare ulteriori aggiornamenti sulle modalità di erogazione e su eventuali modifiche per l’anno successivo, con l’obiettivo di rendere il contributo ancora più stabile e accessibile.