Un momento di forte partecipazione civile e culturale a Poggiomarino con l’inaugurazione di un’opera d’arte dedicata alla memoria delle vittime innocenti della criminalità organizzata. L’evento, arricchito dalla presenza delle istituzioni, del mondo scolastico e degli artisti, ha rappresentato non solo un’occasione di ricordo, ma soprattutto un invito rivolto alle nuove generazioni a coltivare la memoria come strumento di impegno civico.

L’artista Sergio Sivori ha espresso i primi ringraziamenti, sottolineando il valore della partecipazione corale: «Un grazie sincero alle istituzioni, al parroco, ai dirigenti scolastici, ma soprattutto a voi ragazzi, perché è la vostra presenza a rendere preziosa questa iniziativa. Il nostro compito è dare un contributo per migliorare la condizione della collettività, e queste occasioni sono un segno concreto di speranza».

A fargli eco il menbro della commissione straordinaria di Poggiomarino, Vincenzo Chietti, che ha evidenziato il legame tra arte e impegno civile: «Questa statua non è solo un’opera artistica, ma un ponte con il dovere civico. Onorare la memoria delle vittime innocenti della criminalità significa ricordare il dolore causato da vite spezzate, ma soprattutto assumersi la responsabilità di combattere. A voi ragazzi va il compito più importante: non dimenticare e impegnarvi per costruire un futuro libero dalla criminalità».

L’opera scultorea è firmata dall’artista Josef Esposito, che ha scelto di rappresentare Polissena, figlia di Priamo, come simbolo universale di innocenza sacrificata: «Polissena fu vittima di una guerra che non le apparteneva. Nella sua mano ho posto una farfalla, simbolo del 21 marzo, primo giorno di primavera e giornata della rinascita. Una lacrima solca il suo volto, memoria di ciò che è stato, ma anche speranza che certi errori non si ripetano».

Altrettanto significativo il contributo della dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Primo Capoluogo di Poggiomarino, che ha voluto sottolineare il ruolo educativo della scuola: «Siamo una comunità fatta di tante culture, voci, religioni e colori diversi, ma uniti da una sola volontà: crescere insieme nell’amore e nel rispetto reciproco. Il cuore batte allo stesso modo per tutti, e solo attraverso l’amore potremo sconfiggere il male che ci circonda».

La giornata è stata arricchita anche dall’inaugurazione del murales realizzato da Luca Carnevale, che ha offerto un messaggio potente attraverso il linguaggio visivo: «L’arte vera non imita la vita quotidiana, ma la migliora. Il murales è un arcobaleno di etnie e colori, simbolo delle differenze che ci rendono speciali. È un invito a guardare alla cultura come strumento per migliorare la nostra esistenza». Non da meno la consegna della nuova palestra agli alunni dell’IC Primo Capoluogo di Poggiomarino che hanno partecipato alla cerimonia del taglio del nastro.