Un sopralluogo per denunciare l’anomala proliferazione di negozi di calamite e oggettistica a basso costo nel cuore di Napoli. È quanto ha fatto il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, recatosi in via Duomo per verificare di persona il fenomeno.

Cinque negozi in meno di 60 passi

Durante l’ispezione, Borrelli ha contato cinque esercizi commerciali nello spazio di appena sessanta passi. Tutti i locali, secondo il deputato, si presentavano «rigorosamente vuoti», ma con affitti stimati in diverse migliaia di euro al mese, in base ai valori immobiliari della zona.

«A questi – ha sottolineato – si aggiungono i costi di gestione e del personale. È naturale chiedersi come possano sostenere simili impegni economici. Dietro questa improvvisa proliferazione c’è forse qualcos’altro?».

Oggettistica made in Pakistan e dubbi sulla legalità

I negozi in questione, ha spiegato Borrelli, vendono quasi esclusivamente calamite e altri articoli di produzione pakistana, una tendenza che riguarda non solo via Duomo, ma gran parte del centro storico di Napoli.

Il deputato ha sollevato dubbi sulla regolarità fiscale, sull’occupazione di suolo pubblico e, più in generale, sulla trasparenza della gestione di queste attività.

L’appello

Borrelli ha concluso chiedendo chiarezza immediata sul fenomeno:
«Serve un approfondimento accurato da parte delle autorità competenti, per capire se dietro a questo boom ci siano anomalie economiche o gestionali che vanno oltre la semplice vendita di souvenir».