L’accaduto
Impotenza: è questo il sentimento che i cittadini del vesuviano hanno provato dinanzi al disastro causato dagli incendi boschivi sul Vesuvio, divampati l’8 agosto (i focolai si erano già formati giorni prima) su tre aree del Parco Nazionale (Terzigno, Boscotrecase, Torre del Greco) e spenti del tutto solo tre giorni fa. Gli incendi hanno devastato il territorio, bruciando circa 800 ettari di riserva naturale.

Tuttavia, questa è solo la narrazione ufficiale: a distanza di 10 giorni continuano ad arrivare segnalazioni di nuovi focolai, spenti solo grazie all’intervento provvidenziale dei canadair, dei volontari e della pioggia.
L’appello dei cittadini
Questo ai cittadini non sta bene, e proprio loro si dichiarano contro la speculazione ambientale. Il movimento Vesuvio Libero sostiene l’assurdità della mancanza di prevenzione da parte delle amministrazioni e in particolare quella dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, soprattutto dopo gli incendi del 2017 che distrussero 3000 ettari del Parco. Anche dopo la devastazione causata dagli incendi, l’Ente Parco ha messo al primo posto il ripristino dell’apertura dei cancelli, data l’incessante spinta del turismo.
I cittadini, inoltre, esigono più trasparenza riguardo alle cause dello scoppio degli incendi, sempre più convinti che le fiamme, oltre che a bruciare il nostro territorio, servano anche a cancellare la traccia di dinamiche più oscure, volte al profitto di pochi: discariche abusive, smaltimento di rifiuti tossici, riciclaggio di denaro e gare di appalti.
Il comunicato stampa
Impotenti dinanzi alle fiamme, ma non di fronte alle istituzioni: come possiamo leggere nel comunicato stampa (clicca sulla scritta per leggerlo integralmente) emanato il 12 agosto, i cittadini vesuviani si sono riuniti a Terzigno in un presidio popolare e hanno interloquito con il sindaco del Comune di Terzigno, Francesco Ranieri, comunicando l’esigenza di ottenere un tavolo tecnico permanente che veda la popolazione coinvolta nella gestione e nel monitoraggio sia del territorio sia dei fondi stanziati per esso.

Il messaggio della piattaforma dei cittadini è: “Basta speculare sulla nostra pelle; se non verrà ridata decisionalità ai cittadini, l’agitazione sarà permanente”.
Come promesso dal nuovo movimento Vesuvio Libero, saranno organizzate assemblee e gruppi di volontariato per gestire la situazione nel breve e lungo termine.
Assemblea pubblica a Boscoreale
La prossima assemblea pubblica, con il nome di “Piove sull’inefficienza”, si terrà il 20 agosto alle ore 18:30 a Boscoreale, in Piazza Vargas. L’assemblea avrà l’obiettivo di confrontarsi e provare a indagare sulla verità, oltre che di aggiornare i cittadini su tutti gli accadimenti futuri, incluso l’arrivo di ingenti stanziamenti per la ripiantumazione e la messa in sicurezza del territorio.
Il territorio vesuviano è soprattutto il territorio di chi ci vive, e in qualità di popolazione dobbiamo assumerci la responsabilità di contribuire attivamente alla sicurezza del nostro Parco Nazionale. Affinché non succeda più.
