Una densa colonna di fumo nero ha destato preoccupazione questa mattina nella zona Est di Napoli, nei pressi del Porto. Il fenomeno, visibile anche dall’autostrada e da chilometri di distanza, ha allarmato numerosi cittadini, che hanno tempestato di chiamate la sala operativa dei Vigili del Fuoco (115). Tuttavia, non si è trattato di un incendio.

Secondo quanto appreso, il fumo era prodotto da una nave da crociera in fase di manovra o ormeggio. Nessun rogo, dunque, ma solo la combustione dei motori della nave, alimentati a combustibile fossile. Sul posto è comunque intervenuta la Capitaneria di Porto per le verifiche del caso.

L’allerta è comprensibile: i residenti della zona orientale di Napoli e della cosiddetta Terra dei Fuochi sono da anni esposti a incendi tossici, spesso causati da roghi di rifiuti illegali, soprattutto nei mesi estivi. L’attenzione verso qualunque segnale di fumo resta quindi altissima.

L’Autorità Portuale: “Nessun pericolo per la salute”
In una nota, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale ha rassicurato i cittadini, sottolineando che non sono emerse criticità ambientali. Gli ultimi rilievi effettuati dall’Arpac (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) confermano che la qualità dell’aria al porto è in linea con quella della città di Napoli e di altri scali europei.

Nello specifico, i valori medi annuali di biossido di azoto (NO2) rilevati presso il molo Angioino sono inferiori al limite di legge (36,6 µg/m³ contro il massimo di 40 µg/m³). I picchi orari osservati tra febbraio e maggio, con sette superamenti, sono comunque considerati nella norma in contesti ad alta intensità di traffico.

Per quanto riguarda le polveri ultrafini (PM1.0), pur non esistendo limiti di legge specifici, l’Arpac precisa che i valori registrati sono paragonabili a quelli delle stazioni regionali e che la principale criticità si verifica durante i festeggiamenti di fine anno.

Cold ironing: il progetto per ridurre le emissioni delle navi
Per risolvere in modo strutturale il problema dell’inquinamento legato alle grandi navi, è in corso il progetto di elettrificazione delle banchine (cold ironing), che permetterà alle imbarcazioni di spegnerne i motori una volta ormeggiate. Secondo l’AdSP, il cantiere è già avviato e si procederà a breve con la fase di cablaggio.

“Dobbiamo arrivare al più presto a navi ormeggiate con i motori spenti”, ha dichiarato l’ente portuale, sottolineando che il passo successivo sarà una produzione autonoma di energia pulita in collaborazione con le amministrazioni locali.