Non emergono segni di shock anafilattico sul corpo di Ana Sergia Alcivar Chenche, la 47enne di origini ecuadoriane deceduta sabato scorso a Roma, in seguito a un intervento di liposuzione eseguito in un centro medico privato. A confermarlo sono i primi risultati dell’autopsia condotta dal medico legale incaricato dalla procura della Capitale.
Le prime ipotesi: embolia polmonare o complicazione cardiaca
Secondo quanto trapela dalle fonti investigative, la causa della morte potrebbe essere legata a una embolia polmonare o a una complicazione di natura cardiaca. Tuttavia, per avere una diagnosi definitiva, sarà necessario attendere ulteriori accertamenti istologici. Questi ultimi permetteranno di analizzare in profondità i tessuti corporei e chiarire con esattezza le dinamiche cliniche del decesso.
Il medico indagato è già sotto processo a Brescia
Nel frattempo, l’attenzione degli inquirenti si concentra sul chirurgo estetico che ha eseguito l’intervento: José Lizarraga Picciotti, attualmente indagato per omicidio colposo dalla Procura di Roma. L’uomo non è nuovo alle aule giudiziarie: come riportato dal Giornale di Brescia, risulta essere già sotto processo a Brescia con l’accusa di lesioni gravissime.
In quel caso, il procedimento riguarda un altro intervento di liposuzione eseguito su una paziente, prima a Roma e successivamente in un appartamento a Desenzano del Garda. La donna ha raccontato di essere stata sottoposta all’operazione in condizioni estremamente discutibili, sostenendo che il medico si fosse presentato con una bottiglia di grappa da utilizzare come anestetico.
Proseguono le indagini
Alla luce dei precedenti e della gravità del caso, la magistratura ha avviato un’indagine approfondita per verificare la regolarità della struttura sanitaria, le modalità dell’intervento e le qualifiche del professionista coinvolto. La Procura di Roma ha anche disposto il sequestro della cartella clinica e delle attrezzature utilizzate durante l’operazione.