Giugno si preannuncia un mese favorevole per i dipendenti pubblici, che riceveranno un bonus extra in busta paga legato al taglio del cuneo fiscale e contributivo. Una misura già prevista dalla Legge di Bilancio 2025, ma che finora non era stata applicata al settore pubblico.
Fino a 500 euro in più in busta paga
Il cedolino di giugno 2025 includerà non solo il beneficio fiscale del mese corrente, ma anche tutti gli arretrati non corrisposti da gennaio a maggio. In media, l’importo complessivo che sarà erogato ai lavoratori statali si aggira intorno ai 500 euro netti.
La somma varierà a seconda della retribuzione individuale e dell’inquadramento contrattuale, ma il taglio del cuneo vale in media 82 euro mensili per ogni dipendente della Pubblica Amministrazione.
Le motivazioni del ritardo
A differenza dei lavoratori del settore privato, che già da gennaio hanno beneficiato della misura, i dipendenti pubblici hanno dovuto attendere per questioni tecniche legate all’applicazione della norma. Ora, però, il meccanismo è finalmente attivo.
I codici da cercare nel cedolino
Nel cedolino di giugno, gli importi aggiuntivi saranno visibili con specifici codici identificativi:
E11 – Credito art. 1 comma 4 Legge 207/2024 (bonus da taglio del cuneo);
E12 – Ulteriore detrazione art. 1 comma 6 Legge 207/2024 (detrazione aggiuntiva).
Possibilità di rinunciare al bonus
È bene sapere che è prevista anche la facoltà di rinuncia all’erogazione del beneficio. Questa opzione consente ai dipendenti che temono una successiva restituzione (in caso di ricalcoli fiscali a fine anno) di evitare la corresponsione del bonus e delle detrazioni.
Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un rafforzamento del taglio del cuneo fiscale e contributivo, con l’obiettivo di aumentare il reddito netto dei lavoratori e rilanciare i consumi. Si tratta di una misura che riguarda milioni di contribuenti, ma che per i dipendenti pubblici si concretizza solo ora.





