Nel 2025 il governo ha confermato alcune misure di sostegno economico per le famiglie con redditi medio-bassi, con l’obiettivo di contrastare l’aumento del costo della vita e dell’energia. In questa guida vengono illustrati i principali strumenti attivi: la Carta “Dedicata a te” e il bonus energia da 200 euro. Vediamo nel dettaglio come funzionano, a chi spettano e quali sono le tempistiche previste.

La Carta “Dedicata a te” 2025
Innanzitutto, la Carta “Dedicata a te” è una carta prepagata introdotta per sostenere l’acquisto di generi alimentari essenziali. È rivolta alle famiglie con un ISEE non superiore a 15.000 euro. Per l’anno 2025, il contributo è pari a 500 euro una tantum.

Secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio, l’erogazione dovrebbe avvenire nel mese di settembre. Tuttavia, tale tempistica sarà confermata solo dopo l’approvazione definitiva del decreto attuativo.

Un aspetto rilevante è che non è necessario presentare alcuna domanda. L’INPS, in collaborazione con i Comuni, provvederà a individuare automaticamente i beneficiari sulla base dei dati disponibili.

Il bonus energia da 200 euro
Oltre alla Carta, nel 2025 è previsto anche un bonus straordinario contro il caro energia. Questo contributo, pari a 200 euro, sarà riconosciuto a tutte le famiglie con un ISEE fino a 25.000 euro.

Il bonus sarà erogato direttamente in bolletta, senza necessità di richiesta da parte dei cittadini. La misura è gestita dagli operatori del servizio elettrico in collaborazione con ARERA e il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

La prima applicazione in bolletta è prevista per il mese di giugno 2025. Tuttavia, va considerata la possibilità di slittamenti nei mesi successivi (settembre-ottobre), a causa dei controlli amministrativi necessari.

Altri aiuti comunali e regionali
Accanto agli strumenti nazionali, alcuni Comuni e Regioni possono attivare autonomamente misure locali di sostegno economico. Tra queste rientrano, ad esempio, buoni spesa, contributi per affitti o bonus alimentari.

La disponibilità di questi fondi varia in base alle risorse locali. Pertanto, per sapere se nel proprio Comune sono attivi ulteriori aiuti, si consiglia di consultare il sito istituzionale dell’ente locale oppure di contattare direttamente i servizi sociali territoriali.