Buone notizie per i lavoratori e le lavoratrici del settore commercio e servizi: torna anche nel 2025 il Bonus Spesa, con un importo massimo di 1.500 euro. Il contributo, ribattezzato “Il buono che meriti”, rappresenta un’importante iniziativa di sostegno al reddito promossa dall’Ente bilaterale del terziario della Toscana (EBiTTosc) e dalle principali sigle sindacali, tra cui Confcommercio Toscana, Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uil Tucs.
Dettagli del bonus e scadenze
I voucher, erogati per il quarto anno consecutivo, saranno spendibili entro il 28 febbraio 2025 presso le attività commerciali aderenti al circuito EBiTTosc su tutto il territorio regionale. Le domande devono essere presentate entro il 31 dicembre 2024 agli Info Point delle organizzazioni sindacali associate, fornendo:
Attestazione Isee, che non deve superare i 32mila euro;
Documentazione necessaria secondo i requisiti indicati.
Ogni richiedente idoneo potrà beneficiare del bonus per un massimo di tre misure. Tuttavia, i fondi disponibili sono limitati, motivo per cui è consigliato inviare la domanda il prima possibile.
Chi può richiedere il bonus?
Il Bonus Spesa è destinato ai lavoratori e alle lavoratrici con Isee non superiore ai 32mila euro. Questo sostegno mira a rispondere alle esigenze delle famiglie, offrendo una vera e propria boccata d’ossigeno in un periodo di rincari e difficoltà economiche.
Un impegno concreto per il territorio
Con uno stanziamento complessivo di 550mila euro, l’iniziativa rappresenta un tassello importante per sostenere il reddito delle famiglie toscane. “Le misure di sostegno attivate quest’anno sono ben quattordici e rispondono ai bisogni di un contesto sociale ed economico in continuo cambiamento,” ha dichiarato Dorsaf Oueslati, responsabile territoriale della Uiltucs.
Come utilizzare i voucher
I voucher saranno utilizzabili esclusivamente presso gli esercizi commerciali aderenti al circuito, garantendo così un supporto diretto al commercio locale. Per ulteriori informazioni, i lavoratori sono invitati a rivolgersi alle sedi sindacali.