Un quarantenne di Castel Volturno, ritenuto responsabile di una serie di raid nel Casertano, è finito arrestato dopo che la Squadra Mobile di Caserta e il commissariato di Aversa hanno eseguito un provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Napoli Nord, sotto la direzione del procuratore Maria Antonietta Troncone. Il provvedimento è successivamente convalidato dal gip, che ha disposto per lui la detenzione in carcere.

L’uomo è accusato di essere l’autore di tre attacchi violenti avvenuti nella regione, tra cui una rapina avvenuta l’8 luglio ad Aversa e due tentativi di rapina avvenuti a Villa Literno e Trentola Ducenta. Tutti i crimini hanno avuto come vittime donne che stavano parcheggiando le loro auto.

In particolare, l’episodio più grave ha avuto luogo ad Aversa, dove una madre che stava parcheggiando l’auto con il suo bambino di pochi mesi a bordo è rimasta aggredita. Il malvivente, armato di pistola e con il volto coperto da una mascherina, ha strappato una collana alla donna e le ha sottratto alcuni anelli e 300 euro in contanti. La violenza dell’atto ha suscitato particolare indignazione nella comunità.

Le indagini, condotte con meticolosità, hanno permesso di identificare inequivocabilmente il veicolo utilizzato dal rapinatore. Le immagini dei sistemi di videosorveglianza hanno rivelato che il bandito viaggiava a bordo di una Fiat Panda, a cui erano rubate e sostituite le targhe. Le targhe rubate erano precedentemente sottratte a Castel Volturno.

Le informazioni raccolte durante le indagini hanno inoltre permesso di collegare l’indagato ai tentativi di rapina avvenuti a Trentola Ducenta e a Villa Literno. In questi casi, il modus operandi era lo stesso, ma le rapine sono state sventate grazie alla presenza di testimoni che hanno impedito l’esito positivo delle aggressioni.