I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, in coordinamento con la procura di Napoli nord, hanno smantellato un’organizzazione criminale dedita a rapine con armi e moto di grossa cilindrata, utilizzando la tecnica del “filo inverso”. In 18 mesi, la banda ha accumulato un bottino di circa 150mila euro. Dieci napoletani, originari del centro storico e dei Quartieri Spagnoli, sono finiti nel mirino delle autorità, con sette di loro arrestati, uno irreperibile e due sotto giurisdizione della procura di Nola.

I Due Gruppi Criminali
Nonostante l’interconnessione tra i membri, l’organizzazione era suddivisa in due gruppi distinti. Il primo era guidato da Enzo Chianese, Vincenzo Musella e Santo Petito, mentre il secondo era capeggiato da Rosario Cimminiello. Gli arrestati sono:

Gennaro Aprea, 40 anni
Vincenzo Cangiano, 60 anni
Rosario Cimminiello, 52 anni
Salvatore Esposito, 58 anni
Federico Minieri, 52 anni
Guglielmo Pellegrino, 66 anni
Santo Petito, 32 anni
Emiliano Prezioso rimane a piede libero, mentre la procura di Nola proseguirà le indagini su Enzo Chianese e Vincenzo Musella. I membri devono rispondere di associazione per delinquere e rapina aggravata dall’uso di armi.

La Tecnica del “Filo Inverso”
La tecnica utilizzata dagli indagati prevedeva una dettagliata fase di osservazione preliminare delle potenziali vittime, tra cui imprenditori, commercianti e agenti di commercio. Successivamente, un membro della banda seguiva e studiava le abitudini delle vittime, identificando i giorni in cui effettuavano versamenti di denaro contante. L’aggressione avveniva rapidamente, spesso con l’uso di armi da fuoco per spaventare e immobilizzare le vittime prima del deposito.

Operazioni Investigative
Le indagini, condotte da ottobre 2022 ad agosto 2023, hanno coinvolto prolungate attività di osservazione e pedinamento, oltre a tecniche investigative avanzate. Questo ha permesso di disarticolare il sodalizio criminale e individuare altri due complici coinvolti in ulteriori rapine.

Rapine Internazionali
La banda aveva una base operativa nel rione Sanità di Napoli e ha eseguito rapine non solo in Italia, ma anche in Belgio. Alcuni assalti sono stati effettuati con la tecnica dell’ariete o della spaccata, mirati a istituti di credito in provincia di Napoli, Parma e Belgio. Per queste operazioni, la banda si è avvalsa della collaborazione di un basista in Romania e ha acquistato quattro maschere in silicone per travestimenti.