La Corte di Assise di Avellino ha concluso, tramite una perizia psichiatrica, che Robert Omo era affetto da un vizio totale di mente e dunque incapace di intendere e volere al momento del delitto del commerciante cinese Gao Yuancheng, avvenuto a Monteforte Irpino nel luglio del 2022. La perizia è affidata a due specialiste, la psichiatra e psicoterapeuta Enrichetta Fotino e la docente di Psicoterapia e consulente in ambito giuridico Rosa Bruno.
La Perizia Psichiatrica
La relazione delle due consulenti verrà discussa domani mattina in udienza presso la Corte di Assise di Avellino, presieduta dal giudice Gian Piero Scarlato. La conclusione della perizia rappresenta un elemento cruciale nel processo, indicando che Robert Omo non era in grado di comprendere la natura delle sue azioni al momento dell’omicidio.
Ricostruzione del Delitto
Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, Robert Omo, difeso dall’avvocato Nicola D’Archi, entrò nel negozio armato di due martelli presi dall’esposizione. Iniziò a colpire gli scaffali, poi si scagliò contro un cliente, il 49enne Tsankov Krasimir Petrov, che rimase a lungo nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Moscati di Avellino e finì dimesso solo nell’ottobre scorso.
Successivamente, Omo si rivolse contro il proprietario dell’attività commerciale, Gao Yuancheng, un cinquantaseienne. In un attacco feroce, Omo colpì Gao ripetutamente sul capo con i martelli, continuando anche quando la vittima era già priva di sensi. L’assalto fu così rapido e brutale che portò alla morte di Gao in soli tre secondi.
Parte Civile
I familiari di Gao Yuancheng, costituiti parte civile nel processo, sono rappresentati dall’avvocato Costantino Sabatino. La loro presenza in aula e la partecipazione attiva nel procedimento sottolineano il drammatico impatto del delitto sulla comunità e sulla famiglia della vittima.