Le recenti tensioni scatenatesi tra Israele e Gaza hanno innescato un’ondata di incertezza sui mercati petroliferi internazionali, con potenziali ripercussioni finanziarie per gli italiani. Mentre la situazione si fa sempre più tesa, c’è la preoccupazione che i costi dei carburanti e delle bollette energetiche possano aumentare significativamente, mettendo a dura prova il bilancio delle famiglie italiane.
Le Proiezioni
Secondo il Codacons, l’impatto di queste tensioni sui costi dei carburanti potrebbe tradursi in un aumento mensile di spesa pari a 390 milioni di euro per gli italiani. È sufficiente un aumento di 10 centesimi di euro al litro per benzina e gasolio per far lievitare i costi di ogni rifornimento di 5 euro. In un momento in cui l’inflazione è già in aumento e con l’inverno alle porte, questa notizia rappresenta una cattiva notizia per i consumatori.
Il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha sottolineato la necessità di vigilare attentamente su questa situazione, poiché c’è il rischio che le tensioni in Medio Oriente possano portare a problemi di approvvigionamento energetico, simili a quelli verificatisi durante la guerra della Russia in Ucraina. Urso ha persino espresso il timore che il prezzo della benzina possa raggiungere i 3 euro al litro, un’ipotesi che avevamo già visto materializzarsi in seguito all’invasione russa in Ucraina. Questo episodio aveva spinto l’Italia a ridimensionare rapidamente la sua dipendenza energetica da Mosca, una mossa che molti altri paesi hanno compiuto in un contesto globale caratterizzato da crescenti incertezze.
La Dipendenza Energetica dell’Italia:
L’Italia si trova in una posizione delicata in questo contesto, poiché l’80% del suo approvvigionamento energetico proviene dall’estero, sia in termini di petrolio che di gas. La produzione nazionale di petrolio è ancora molto limitata, il che ci rende dipendenti dalle forniture estere. Al momento, l’Algeria è il principale esportatore di petrolio verso l’Italia, coprendo il 36% delle esigenze del paese. Questa dipendenza espone l’Italia agli sviluppi internazionali, che purtroppo sembrano essere sempre più instabili.





