Replica alle accuse il sindaco di Somma, Pasquale Piccolo, e lo fa sul suo profilo Facebook scrivendo una vera e propria lettera aperta ai cittadini. Il caso è quello del bando per tre dirigenti che ha portato ad un blitz dei carabinieri al Comune.
«Faccio politica da quando avevo 18 anni – scrive il primo cittadino – ho sempre pensato che valori e idee, anche di chi a volte si muove controcorrente, vadano rispettati, ma in questi ultimi giorni sto assistendo ad azioni diffamatorie e riluttanti perpetrate da parte di chi non ha né competenza né referenze né requisiti politici e morali. La mia – continua – non vuole essere una difesa, gli atti prodotti parlano da soli e sono accessibili a tutti coloro che hanno interesse. Ma ne relazionerò adeguatamente nelle sede opportuna, che è il consiglio comunale».
E infine la voglia di continuare malgrado le feroci polemiche: «Non mollerò, non devo fare politica per carriera, non devo “sistemare” nessuno, non devo usare il mio potere per scopo di lucro né permetterò che ciò accada, perciò cari “nemici” politici state tranquilli, nonostante i tentativi continui di ostacolarmi, le talpe, le spie, il boicottaggio, è lontano il tempo della resa».