Nel giorno dei funerali di Giulia Tramontano e del suo bambino, Thiago, centinaia di persone si sono unite in un commovente corteo funebre per rendere omaggio alla giovane mamma uccisa a Senago. Palloncini bianchi volavano in cielo, mentre la bara di Giulia veniva portata a spalla da coloro che l’amavano veramente. Prima di raggiungere il cimitero di Sant’Antimo, il feretro è stato portato in un corteo che ha toccato l’abitazione dove Giulia viveva prima di trasferirsi al Nord per lavoro. Davanti al palazzo, moltissime persone si sono radunate, alcune hanno allestito un piccolo altare su una panchina, decorandolo con fiori e candele.

“Sarai sempre lassù con il tuo Thiago, l’unico amore della tua vita”, recitava uno striscione tenuto da alcune ragazze commosse. La mamma di Giulia, visibilmente provata, ha pronunciato un debole “grazie” mentre il corteo funebre si muoveva. Questo è stato il momento in cui Giulia è stata accompagnata per l’ultima volta sotto la sua vecchia abitazione, il luogo dove aveva costruito la sua vita prima del tragico evento. L’atmosfera era carica di tristezza e dolore. Amici, parenti e cittadini si sono uniti in lacrime per salutare Giulia e Thiago. In molti hanno indossato magliette bianche con la scritta “Giulia e Thiago, l’amore non può far male”. Il messaggio era anche presente su uno striscione affisso davanti alla chiesa: “L’amore regala e non priva. Protegge e non uccide”.

La cerimonia funebre, svoltasi in forma privata, è un momento toccante di commozione e dolore. Alla fine della funzione, quando la bara bianca di Giulia è uscita dalla chiesa, è stato accolto da un lungo applauso da parte dei presenti. Sul feretro erano posati mazzi di rose rosse e fiori bianchi.

Il dolore e la rabbia per questa tragedia hanno portato alla mobilitazione della comunità di Senago. Preghiere silenziose sono state recitate davanti al murale dedicato a Giulia, raffigurante la giovane donna incinta con il suo bambino tra le braccia. Molti hanno lasciato fiori, biglietti e ricordi come segno di affetto e solidarietà.

Mentre la città piange la perdita di Giulia e Thiago, si fanno sentire le richieste di dedicare loro un giardino o un parco giochi. È un modo per onorare la loro memoria e ricordare che l’amore non può essere associato a violenza e sofferenza.

Intanto, a Milano, è installata una panchina rossa di contrasto alla violenza sulle donne davanti all’ingresso del Palazzo della Regione Lombardia, su iniziativa del presidente Attilio Fontana. Un gesto simbolico per sensibilizzare sulla necessità di combattere la violenza di genere e proteggere le donne.