Il governo di Giorgia Meloni ha presentato il suo primo Documento di economia e finanza (Def) in Consiglio dei ministri, che ha un profilo di grande prudenza e prevede una riduzione del deficit e del debito pubblico, nonostante il Pil cresca più del previsto. Nel Def è prevista una dote da 3 miliardi di euro per quest’anno da utilizzare per ulteriori interventi a favore di famiglie e imprese sul fronte energetico contro il caro consumi.
Le priorità del governo per la prossima legge di Bilancio partono dalla riforma del fisco. Il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha confermato l’intenzione di iniziare dal prossimo anno la riduzione delle aliquote Irpef, che dovrebbero scendere a tre, dalle attuali quattro. Nel 2024, la riforma fiscale dovrà essere finanziata almeno in larga parte al proprio interno, tramite uno sfoltimento dell’attuale menu degli sconti e una riduzione del beneficio complessivo per i redditi medio-alti.
È importante notare che c’è anche il taglio di 2 punti dei contributi previdenziali (3 per i redditi più bassi) che attualmente è finanziato solo per il 2023, ma che rappresenta un intervento costoso che da solo vale quasi 5 miliardi di euro.
Il governo ha scelto una politica economica prudente e ragionevole, considerando anche le nuove regole di bilancio attese in Europa dopo la sospensione del Patto. Il Def del governo di Giorgia Meloni indica gli interventi di politica economica per il periodo fino al 2026, ma la cautela dovrà tradursi nella scelta di alcune misure che potranno essere finanziate nel 2024 con la prossima legge di Bilancio.