La morte di Giovanni, il bambino di otto anni che ha perso la vita dopo un malore a scuola, ha scosso l’intera comunità di Sant’Antonio Abate e non solo. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta per accertare le responsabilità del tragico evento, iscrivendo nel registro degli indagati cinque persone per il reato di omicidio colposo. La notizia ha suscitato grande preoccupazione e sconcerto tra i genitori degli studenti della scuola Antonio De Curtis, dove Giovanni frequentava la terza elementare. L’attenzione degli investigatori si è concentrata anche sul mancato utilizzo e il presunto malfunzionamento del defibrillatore presente nella scuola, strumento fondamentale per la rianimazione in caso di emergenza.

L’apertura dell’inchiesta rappresenta un passo importante per fare luce sulle circostanze della morte di Giovanni e individuare eventuali responsabilità. I cinque indagati hanno la possibilità di nominare consulenti di parte per dimostrare la correttezza del loro operato, ma l’attenzione della comunità resta alta e l’ansia per le conclusioni dell’inchiesta è palpabile.

Nel frattempo, la città di Sant’Antonio Abate si prepara a dare l’ultimo saluto a Giovanni, in una giornata che la sindaco Ilaria Abagnale ha dichiarato di lutto cittadino. La salma del bambino sarà restituita alla famiglia dopo l’autopsia e i funerali saranno un momento di grande commozione per tutti coloro che hanno conosciuto e amato Giovanni.