Tra settembre e ottobre 2025, nel carcere di Napoli Poggioreale, la polizia penitenziaria ha sequestrato oltre 200 cellulari, 9 chili di droga e circa 30 droni utilizzati per introdurre materiale illecito all’interno della casa circondariale. Il bilancio delle operazioni di controllo ha spinto il sindacato Uspp a esprimere sia soddisfazione per il lavoro degli agenti sia preoccupazione per la persistenza del fenomeno.
Il commento del sindacato Uspp
Secondo il presidente dell’Uspp Giuseppe Moretti e il segretario regionale Ciro Auricchio, “l’impegno degli agenti per contenere l’introduzione di cellulari e stupefacenti è soddisfacente, ma questi dati evidenziano la necessità impellente di schermare le carceri con inibitori di segnale”.
I due sindacalisti sottolineano anche le difficoltà quotidiane del personale di Poggioreale, tra sovraffollamento e carenza di organico, con circa 150 posti vacanti. Nonostante ciò, gli agenti continuano a dimostrare spirito di sacrificio e professionalità nelle operazioni di controllo.
La richiesta degli inibitori di segnale
L’Uspp ribadisce la necessità di adottare strumenti tecnologicamente avanzati, come i jammer, per schermare le sezioni detentive.
L’obiettivo è impedire ai detenuti, in particolare quelli legati alla criminalità organizzata, di mantenere contatti con l’esterno e ridurre i rischi legati al traffico di droga e all’uso di dispositivi elettronici non autorizzati.





