Quasi un cittadino su due in Campania si dichiara insoddisfatto della propria qualità della vita. È quanto emerge dal sondaggio condotto dall’Osservatorio Futura in collaborazione con la Fondazione Di Vittorio e la Cgil Napoli e Campania, su un campione rappresentativo di 1.200 cittadini maggiorenni. L’indagine ha analizzato la percezione dei campani su temi chiave come l’occupazione, i salari, i servizi pubblici, la sanità e il futuro delle aree interne, oltre a raccogliere un giudizio sull’operato della giunta regionale.

Retribuzioni basse e lavoro precario tra le principali cause di insoddisfazione

Il 47% degli intervistati afferma di non essere soddisfatto delle proprie condizioni di vita.
Tra i motivi più ricorrenti spiccano le retribuzioni troppo basse e la precarietà del lavoro: per il 33% degli intervistati, lo stipendio non è sufficiente per garantire una vita dignitosa.
Le difficoltà si riflettono anche sul fronte abitativo: il 67% ritiene molto difficile affittare una casa, mentre per l’84% l’acquisto di un’abitazione è un obiettivo praticamente irraggiungibile.

Sanità, liste d’attesa e carenza di personale tra le criticità più sentite

Sul fronte dei servizi, la sanità pubblica resta il tema più sensibile.
Il 47% degli intervistati individua nelle liste d’attesa troppo lunghe il principale problema del sistema sanitario regionale.
Il 40% chiede più investimenti sul personale medico e infermieristico, mentre oltre la metà del campione (54%) ritiene che la sanità pubblica debba essere la priorità assoluta del prossimo governo regionale.

Le altre priorità: lavoro stabile, trasporti efficienti e legalità

Oltre alla sanità, i cittadini campani indicano altre aree di intervento urgenti:

la creazione di politiche industriali capaci di generare occupazione stabile,

il potenziamento del trasporto pubblico locale,

il rafforzamento della legalità e del controllo del territorio, soprattutto nelle aree più esposte al degrado economico e sociale.

Giudizio sulla giunta regionale: un terzo degli intervistati la boccia

Nel complesso, il 34% degli intervistati esprime un giudizio insufficiente sull’operato dell’attuale giunta regionale guidata da Vincenzo De Luca.
Secondo Claudio Franchi della Fondazione Di Vittorio, «la situazione in Campania è drammatica. La popolazione chiede salari adeguati, lavoro stabile e un piano industriale pubblico che consenta a ciascuno di costruire il proprio futuro».

Il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, ha aggiunto:

«Questi dati devono spingere la politica a fare scelte eque e interventi concreti. Abbiamo individuato dieci priorità, tra cui sanità, trasporti e occupazione. In Campania il lavoro è ancora troppo povero, i trasporti vanno migliorati e la sanità necessita di personale, soprattutto nei pronto soccorso e nella medicina territoriale. In alcune aree non si trovano nemmeno medici di base: servono assunzioni e programmazione».

Una regione tra disuguaglianze e bisogno di rilancio

Dall’indagine emerge un quadro complesso, in cui fragilità economiche, carenze strutturali e disuguaglianze territoriali continuano a pesare sulla qualità della vita dei cittadini.
La richiesta che arriva dalla popolazione è chiara: più investimenti pubblici, politiche del lavoro stabili e servizi accessibili, per restituire fiducia e prospettive a una regione che chiede di poter crescere.