La Polizia Postale ha spiegato quali sono le tecniche impiegate a difesa del Paese, il Prof. Mirko Lapi ha illustrato le nuove sfide nel dominio cognitivo
L’aula magna “Francesco De Sanctis” della Scuola Militare “Nunziatella” ha fatto da cornice all’ incontro formativo di grande rilevanza dedicato al tema della “Disinformazione e contromisure cognitive: il ruolo del pensiero critico nei processi decisionali”, curato da Mirko Lapi, esperto di Open Source Intelligence (OSINT) e di pensiero critico applicato all’analisi e al decision-making.
Mirko Lapi, professore presso l’Università di Foggia e l’Università Campus Bio-Medico di Roma, è inoltre membro del Comitato Scientifico e di Indirizzo dell’Associazione Italiana Analisti di Intelligence e Geopolitica (AIAIG) e Presidente di Osintitalia Aps. Da anni si occupa di formazione e consulenza nei campi dell’intelligence e della prevenzione della disinformazione, collaborando con istituzioni, università e organizzazioni pubbliche e private.
Nel corso dell’incontro, sono analizzate le nuove dinamiche della disinformazione e le sue implicazioni nei contesti istituzionali, militari e civili, e su come l’intelligence open-source possa rappresentare uno strumento di contrasto e di prevenzione contro la manipolazione informativa.
Particolare attenzione si è posta sul ruolo del pensiero critico come contromisura cognitiva, indispensabile per riconoscere e neutralizzare i meccanismi di influenza e bias che minano la corretta valutazione delle informazioni. A seguire il seminario formativo ha visto la partecipazione del Commissario Capo Francesco Bacco della Polizia Postale, il quale ha illustrato ai giovani allievi della Nunziatella le principali sfide nell’ambito cognitivo in termini di difesa della fake news oltre a spiegare l’indispensabile ruolo che questa Istituzione svolge per la tutela dei cittadini e del Paese.
L’incontro, fortemente voluto dal Col. Alberto Valent, comandante della Scuola è aderente alla visione formativa del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ed ha offerto agli allievi un’occasione per riflettere su come la consapevolezza analitica e la formazione culturale costituiscano il primo livello di difesa nella società dell’informazione, dove la velocità di diffusione dei contenuti spesso supera la capacità di valutarne l’attendibilità.





