La Blu Tongue, malattia virale che colpisce i ruminanti, sta causando gravi danni agli allevamenti della provincia di Avellino. Per contrastare l’emergenza, Coldiretti e l’Associazione Allevatori di Campania e Molise hanno chiesto alla Regione Campania vaccinazioni obbligatorie e gratuite, oltre a contributi per lo smaltimento dei capi deceduti e il ristoro del mancato reddito degli allevatori.

Cos’è la Blu Tongue e quali sono i rischi per gli allevatori
La Blu Tongue è una malattia virale trasmessa da una zanzara del genere Culicoides, che non colpisce l’uomo e non altera la qualità di latte e carne. Tuttavia, provoca gravi conseguenze per gli allevamenti, tra cui:

Calo della produzione di latte e carne
Aumento della mortalità del bestiame
Blocco della movimentazione degli animali tra regioni con diverse qualifiche sanitarie
Presente in Italia dal 2000, la Blu Tongue è diventata più aggressiva nel 2024, a causa della comparsa di nuovi sierotipi.

L’incontro di Quaglietta: un’alleanza per contrastare l’emergenza
Per affrontare il problema, si è svolto un incontro a Quaglietta con la partecipazione di oltre 30 allevatori e importanti rappresentanti del settore:

Maria Tortoriello (direttrice Coldiretti Avellino)
Veronica Barbati (presidente Coldiretti Avellino)
Davide Minicozzi (presidente Associazione Allevatori Campania e Molise)
Vincenzo D’Amato (presidente Ordine dei Medici Veterinari di Avellino)
Onofrio Manzi, ex direttore Sanità Animale ASL Avellino
Durante l’incontro, è stato ribadito il bisogno di interventi urgenti per proteggere il settore zootecnico campano, già duramente colpito dalle restrizioni e dalle perdite economiche.

Le richieste di Coldiretti e degli allevatori
Davide Minicozzi ha sottolineato le pesanti ripercussioni economiche della Blu Tongue:

“La diffusione della Blu Tongue rappresenta una sfida seria per il settore zootecnico. La perdita di capi, il calo della produzione e le restrizioni alla movimentazione stanno mettendo a dura prova un comparto già fragile. Inoltre, esiste il rischio di perdere razze autoctone come la Bagnolese, la Laticauda e la Turchessa.”

Per questo motivo, Coldiretti chiede:

Vaccinazione obbligatoria e gratuita per tutti gli animali a rischio
Contributi per lo smaltimento del bestiame deceduto
Indennizzi per il mancato reddito degli allevatori colpiti

Le prime interlocuzioni con la Regione Campania sembrano andare nella direzione di un intervento concreto, dando speranza al settore.

Coldiretti: “Nessun allevatore sarà lasciato solo”
Anche Veronica Barbati, presidente di Coldiretti Avellino, ha ribadito l’impegno dell’associazione nel sostenere gli allevatori:

“Gli allevatori sono l’anima della nostra Irpinia. Abbiamo il dovere di difendere loro, le loro famiglie e il loro reddito. Nessuno sarà lasciato solo.”

Infine, Maria Tortoriello ha evidenziato come il settore debba affrontare non solo le emergenze sanitarie, ma anche attacchi economici e speculazioni, come il tentativo di promuovere la carne sintetica in Italia.