La comunità di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, è sconvolta per la tragica scomparsa di Aurora Pitino, una bambina di 9 anni deceduta martedì mattina, 28 gennaio, a seguito di un grave incidente stradale.
La dinamica dell’incidente
Aurora stava viaggiando verso scuola insieme alla madre, di 36 anni, e ai due fratellini di 6 e 4 anni. La famiglia, residente in campagna, era partita come ogni mattina intorno alle 8. Alla guida della Fiat Panda c’era la madre, moglie di un carabiniere in servizio a Gela. Aurora sedeva sul sedile anteriore, mentre i due fratellini erano sistemati nei sedili posteriori.
L’auto è uscita improvvisamente di strada, andando a schiantarsi contro un muro. Secondo le prime ricostruzioni, il manto stradale scivoloso potrebbe aver causato la perdita di controllo del veicolo.
I soccorsi e il tragico epilogo
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti rapidamente vigili del fuoco, polizia e sanitari del 118. Le condizioni di Aurora sono apparse subito critiche: la bambina, priva di coscienza e in coma, aveva riportato un trauma cranico gravissimo. A causa della nebbia, l’elisoccorso non è potuto intervenire e il trasporto è avvenuto in ambulanza all’ospedale Vittorio Emanuele di Gela. Nonostante i tentativi di rianimazione, Aurora è deceduta poche ore dopo.
La madre, invece, ha riportato gravi lesioni alla colonna vertebrale che le impedivano di muovere gli arti. Nel pomeriggio è stata trasferita d’urgenza a Palermo per un delicato intervento chirurgico. I due fratellini hanno riportato ferite alla testa, ma le loro condizioni non destano preoccupazioni.
Il ricordo di Aurora
Aurora Pitino era una bambina piena di vita e talento. Promettente ballerina di balli caraibici, si era distinta per la sua passione e determinazione. Lo scorso maggio, insieme alla scuola di danza “Dance Cool” di Niscemi, aveva partecipato a una competizione regionale a Catania, classificandosi al quarto posto.
«Era una bambina curiosa, attenta e con una grande gioia di vivere», ha ricordato commosso il suo maestro di danza. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo non solo nella sua famiglia, ma anche nella comunità scolastica e nelle persone che l’hanno conosciuta.