Un nuovo elemento potrebbe fare luce sulla tragica morte di Immacolata Fiorentino, la 45enne deceduta il giorno dell’Epifania presso la clinica “Bianchi” di Portici, dopo aver subito un intervento di bendaggio gastrico (sleeve gastrectomy) al Nuovo Policlinico di Napoli.
L’avvocato Hilarry Sedu, legale della famiglia della vittima, ha depositato presso la Procura di Napoli un audio registrato dal fratello della donna, in cui emergerebbero rassicurazioni fuorvianti fornite dal personale sanitario durante la degenza in Rianimazione. L’audio, che potrebbe diventare un elemento chiave nelle indagini, è stato allegato alla denuncia presentata il 7 gennaio, che ha portato all’apertura di un fascicolo per omicidio colposo.
L’audio: le rassicurazioni del personale sanitario
Il file audio, della durata di poco più di quattro minuti, contiene una conversazione tra il fratello di Immacolata Fiorentino e un’infermiera del reparto di Rianimazione. Durante il dialogo, la dipendente rassicura l’uomo sulle condizioni della sorella, dicendo che la paziente era vigile, sveglia, in ripresa, e che addirittura mangiava e beveva.
Tuttavia, emergono discrepanze nelle informazioni fornite dai sanitari. L’infermiera afferma che l’operazione della 45enne era interrotta a causa di un’embolia polmonare, ma il fratello sottolinea che, il giorno precedente, alla zia era detto che l’intervento era completato con successo.
“Non è vero, l’operazione non si è conclusa”, risponde l’infermiera, aggiungendo ulteriori dubbi sulle reali condizioni della paziente e sul modo in cui la famiglia è informata.
La ricostruzione dei fatti
Secondo la denuncia presentata dalla famiglia, Immacolata Fiorentino è operata al Nuovo Policlinico il 22 novembre 2023. Durante l’intervento ha subito gravi complicanze e, in seguito a un arresto cardiocircolatorio, è trasferita nel reparto di Rianimazione, dove è rimasta in coma per 22 giorni.
Dopo essersi risvegliata e aver superato la fase più critica, Fiorentino è trasferita in terapia sub-intensiva, dove è rimasta fino al 3 gennaio 2024. In quella data è poi trasferita presso la clinica “Bianchi” di Portici per la riabilitazione.
Tre giorni dopo, il 6 gennaio, la donna è morta improvvisamente, lasciando sgomenti i familiari, che fino a quel momento erano rassicurati sul miglioramento delle sue condizioni.
L’inchiesta della Procura di Napoli
Alla luce delle nuove prove, la Procura di Napoli sta approfondendo il caso, cercando di chiarire eventuali responsabilità mediche nell’accaduto. L’audio depositato potrebbe rappresentare un tassello fondamentale per stabilire se vi siano state negligenze o omissioni nella gestione post-operatoria della paziente.