Continua senza sosta la protesta dei lavoratori del gruppo Dema, in sciopero da lunedì scorso contro il rischio di chiusura degli stabilimenti di Somma Vesuviana (Napoli) e Paolisi (Benevento).

Presidi ai cancelli e blocco della statale a Paolisi
La mobilitazione ha raggiunto un livello critico: ieri i lavoratori dello stabilimento Cam (gruppo Dema) di Paolisi hanno bloccato per un’ora la statale tra Paolisi e Montesarchio, aumentando la pressione sulle istituzioni per un intervento urgente. Al loro fianco i sindacalisti Crescenzo Auriemma e Antonio Accurso, rispettivamente segretario generale e segretario della Uilm di Napoli e Campania, che hanno lanciato un appello al Governo e alla Regione Campania affinché intervengano per evitare la chiusura dei siti produttivi.

«La Regione e il Governo intervengano al più presto per scongiurare la chiusura e far calare la tensione», hanno dichiarato i due sindacalisti.

Il nodo dell’acquisizione e le preoccupazioni dei lavoratori
La protesta è legata alla possibile acquisizione del gruppo Dema da parte del gruppo Adler, che sta trattando con il fondo Polus Capital. Tuttavia, i lavoratori temono che questa operazione possa portare alla chiusura degli stabilimenti, mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro.

L’intervento della politica: Saiello (M5S) scrive a De Luca
Anche la politica si sta muovendo sulla questione. Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Gennaro Saiello, ha inviato una lettera al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per evidenziare la drammatica situazione che stanno vivendo i 170 operai dello stabilimento di Somma Vesuviana.

«Ho visitato il sito e ho condiviso con i lavoratori la determinazione nel difendere non solo i loro posti di lavoro, ma anche la dignità di un intero territorio», ha dichiarato Saiello.

Il consigliere ha chiesto alla Regione di farsi promotrice di un tavolo istituzionale con il Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), il fondo Polus Capital, le organizzazioni sindacali e la società subentrante, per verificare le reali intenzioni del piano industriale e contrastare qualsiasi ipotesi di smantellamento dello stabilimento di Somma Vesuviana.

Inoltre, nella sua lettera indirizzata anche all’assessore regionale al Lavoro, Antonio Marchiello, Saiello propone di valutare alternative per il futuro degli stabilimenti, cercando altre aziende interessate all’acquisizione.

«Questi operai resistono da oltre vent’anni, tra crisi e difficoltà. Ora serve un impegno concreto delle istituzioni», ha concluso il consigliere del M5S.