I prezzi dei carburanti continuano a salire, con la benzina che ha raggiunto una media nazionale di 1,81 euro al litro (il massimo dal 9 agosto) e il gasolio che ha superato 1,71 euro al litro, toccando il picco più alto dal 28 agosto. Sulle autostrade, i costi sono ancora più alti, con la benzina self che arriva a 1,90 euro al litro e il gasolio self che sfiora 1,82 euro al litro.
Tamoil aumenta i prezzi
Tamoil ha recentemente aumentato di due centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio, aggiungendosi al trend di aumenti consecutivi che ha caratterizzato l’andamento dei carburanti nelle ultime settimane.
Effetti a cascata e preoccupazioni
La Staffetta Quotidiana riporta che, nonostante il rialzo alla pompa, le quotazioni dei prodotti raffinati sono in calo. Tuttavia, questo non ha fermato l’escalation dei prezzi al consumo. Il Codacons, l’associazione dei consumatori, ha lanciato un allarme, sottolineando che l’aumento dei carburanti sta avendo gravi ripercussioni, con un impatto diretto sulle famiglie e sulle imprese. In particolare, l’associazione evidenzia come l’aumento dei prezzi alla pompa rischi di generare una spirale inflattiva, influenzando non solo i costi di rifornimento, ma anche i prezzi dei beni trasportati, poiché in Italia l’88% della merce viaggia su gomma.
Conseguenze economiche
Il Codacons avverte che questi rincari, se non controllati, potrebbero frenare la crescita economica nazionale. Aggiungendo che, rispetto a fine dicembre, un pieno di benzina costa ormai oltre 2 euro in più per gli automobilisti. L’associazione ritiene che il Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) dovrebbe intervenire per evitare che l’aumento dei carburanti abbia ripercussioni disastrose sull’economia, generando un incremento dei costi per famiglie e imprese.