Numerosi lavoratori stagionali del settore turismo, ristorazione e stabilimenti balneari stanno ricevendo una comunicazione che mai avrebbero voluto vedere: la richiesta di restituzione delle somme percepite come indennità Covid durante il periodo della pandemia.
Il contesto: il bonus Covid per i lavoratori stagionali
Durante la crisi pandemica, il settore turistico e alberghiero è stato uno dei più colpiti da lockdown e restrizioni. Per sostenere i lavoratori stagionali, il governo aveva previsto un’indennità onnicomprensiva da 1.000 euro, regolata dall’articolo 9, comma 1, del DL n. 104 del 14 agosto 2020, poi convertito nella Legge n. 126 del 13 ottobre 2020.
Questo sostegno era rivolto ai lavoratori stagionali del turismo e delle terme che avevano cessato involontariamente il loro rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, a condizione di non percepire Naspi o avere un rapporto lavorativo attivo al momento della richiesta.
La richiesta di restituzione: cosa sta succedendo?
Molti lavoratori stanno ricevendo dall’INPS una richiesta di rimborso per somme indebitamente percepite. La comunicazione, inviata con un avviso di pagamento PagoPA corredato da QR code, intima la restituzione in un’unica soluzione di 1.000 euro entro il 1° febbraio 2025.
La situazione è particolarmente grave per coloro che attualmente si trovano senza lavoro o con un reddito insufficiente. Molti di loro hanno esaurito la Naspi e non hanno prospettive di occupazione immediata, aggravando il disagio economico.
Le cause della restituzione: controlli e dissonanze
La restituzione è legata a presunte irregolarità nei requisiti verificati a posteriori dall’INPS. Durante la pandemia, il sistema di controllo delle richieste era stato semplificato per velocizzare i pagamenti, con l’INPS incaricato di effettuare le verifiche d’ufficio.
Tuttavia, ora emergono dissonanze nei controlli:
Alcuni lavoratori non avrebbero rispettato i requisiti previsti dalla normativa.
In altri casi, errori amministrativi o documentazione incompleta potrebbero aver causato l’erogazione indebita dell’indennità.
Le difficoltà per i lavoratori
Restituire 1.000 euro in un’unica soluzione rappresenta una sfida per molti lavoratori stagionali, già colpiti da redditi intermittenti e dalla mancanza di occupazione nei mesi invernali.
L’INPS non ha ancora previsto un piano di rientro rateizzato per queste somme, lasciando i lavoratori in una situazione di forte incertezza economica.