Il disegno di legge della Manovra di Bilancio 2025 introduce il Fondo Dote Famiglia, un bonus pensato per finanziare attività extrascolastiche, sportive e ricreative per i figli di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Tuttavia, recenti emendamenti del Governo hanno modificato le condizioni di accesso, riducendo significativamente la platea dei beneficiari.
ISEE Abbassato a 15.000 Euro
Inizialmente, la soglia ISEE per accedere al bonus era fissata a 35.000 euro, includendo una vasta gamma di famiglie a reddito medio-basso. Tuttavia, un emendamento presentato il 14 dicembre 2024 ha abbassato il limite a 15.000 euro, escludendo molte famiglie con redditi leggermente superiori a questa cifra.
Questa scelta ha suscitato polemiche, poiché nuclei familiari con un reddito non particolarmente alto, ma comunque sopra il nuovo limite, resteranno esclusi dalla misura. Si tratta spesso di famiglie che già si trovano in difficoltà a sostenere le spese per attività ricreative o sportive per i propri figli.
Incognita sull’Importo del Bonus
L’emendamento mette in dubbio anche l’importo inizialmente previsto del bonus, pari a 500 euro una tantum per ciascun figlio. Nel testo aggiornato, non viene specificato un valore per il contributo individuale, mentre si conferma una dotazione annuale complessiva di 30 milioni di euro.
Questa incertezza solleva ulteriori domande sull’effettiva efficacia del fondo, considerando il numero potenziale di beneficiari e le spese medie per le attività extrascolastiche.
Come Funzionerà il Bonus
Per usufruire del Fondo Dote Famiglia, le famiglie dovranno acquistare i servizi presso enti o società specifici:
Società e Associazioni Dilettantistiche Sportive (iscritte al Registro delle Attività Sportive Dilettantistiche – RASD);
Enti del Terzo Settore registrati al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore).
Questi requisiti mirano a garantire che i fondi siano utilizzati per attività certificate e di qualità.
Un Fondo che Divide
La riduzione della soglia ISEE e l’incertezza sull’importo del bonus stanno sollevando critiche da parte delle famiglie e delle associazioni per la tutela della genitorialità. Secondo i detrattori, il Fondo Dote Famiglia rischia di perdere la sua capacità di supportare concretamente le famiglie italiane, soprattutto quelle che si trovano in una situazione economica intermedia, spesso escluse sia dai sussidi che dai vantaggi riservati ai redditi più alti.





