Questa mattina, durante le consuete ispezioni di controllo, è stata rilevata una profonda buca presso il binario di seconda linea della stazione di Pozzuoli, lungo la linea Cumana gestita dall’Eav. La scoperta ha portato all’immediata interruzione della circolazione ferroviaria nel tratto tra Bagnoli e Torregaveta, per motivi di sicurezza.
Le cause del problema
Secondo quanto riportato dall’Eav in una nota ufficiale, la cavità si estende per una profondità di 4,5 metri e una larghezza di circa 4 metri, attraversando in diagonale entrambi i binari della stazione di Pozzuoli. Le prime indagini tecniche suggeriscono che la buca potrebbe essere il risultato del cedimento di una rete fognaria dismessa di epoca antica, aggravato dai recenti eventi tellurici che hanno interessato la zona.
Misure adottate
A seguito della scoperta, l’Eav ha avviato immediatamente una serie di interventi tecnici per garantire la sicurezza e ripristinare la circolazione ferroviaria. Tra le soluzioni adottate:
Installazione di fasci di binario per superare temporaneamente la criticità emersa.
Attivazione di servizi sostitutivi su gomma per collegare le stazioni tra Bagnoli e Torregaveta, mentre la circolazione ferroviaria tra Montesanto e Bagnoli prosegue regolarmente.
Lavori futuri sulla linea
L’Eav ha sottolineato che il tratto interessato dalla criticità sarà dismesso nei prossimi mesi, grazie all’imminente apertura del nuovo segmento di linea Gerolomini-Pozzuoli, i cui lavori sono quasi completati. Questo nuovo tratto rappresenterà una soluzione strutturale alle problematiche statiche e infrastrutturali della linea, migliorando la sicurezza e la qualità del servizio.
Impatto sulla circolazione
L’interruzione ha causato disagi per i passeggeri che utilizzano quotidianamente la linea Cumana. Tuttavia, l’attivazione dei servizi sostitutivi su gomma mira a ridurre al minimo l’impatto sulla mobilità. Gli interventi tecnici sono in corso, e l’Eav sta lavorando per garantire il ripristino della circolazione ferroviaria nel minor tempo possibile.





