Un evento drammatico ha scosso le comunità di Ostia e Fiumicino. Domenica 22 dicembre 2024, Massimo e Claudio Di Biase, padre e figlio di 62 e 29 anni, hanno perso la vita in mare durante una battuta di pesca. La loro imbarcazione, una vongolara di 13 metri chiamata “Sette fratelli”, si è ribaltata a causa delle avverse condizioni meteo al largo di Focene. Nonostante l’intervento immediato dei soccorsi, la tragedia non ha lasciato scampo ai due pescatori, profondamente amati dalla loro comunità.

La dinamica dell’incidente
L’imbarcazione era partita dal porto di Fiumicino per una battuta di pesca pre-natalizia. Mentre Massimo e Claudio erano intenti a tirare su le reti davanti alle spiagge di Passoscuro, il mare si è improvvisamente agitato. In appena venti minuti, onde alte fino a due metri e mezzo hanno colpito la zona, ribaltando il peschereccio.

Numerose chiamate di emergenza sono state effettuate al numero 1530. La capitaneria di porto di Fiumicino ha avviato un’imponente operazione di soccorso, coinvolgendo motovedette, un gommone, un rimorchiatore, sommozzatori e persino un elicottero dell’Aeronautica Militare.

Il ritrovamento dei corpi
Le ricerche si sono concentrate nell’area di Focene, estendendosi progressivamente su un ampio specchio d’acqua. Dopo circa quattro ore, il corpo di uno dei pescatori è stato ritrovato sulle spiagge di Focene. Poco dopo, l’elicottero ha avvistato il secondo cadavere.

Massimo e Claudio erano ben noti tra Fiumicino e Ostia, dove gestivano pescherie. Claudio, in particolare, amava condividere la sua passione per il mare e la pesca sui social, pubblicando foto delle sue barche.

Un’intera comunità in lutto
La tragedia ha suscitato un profondo dolore nella comunità locale. Il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, ha proclamato il lutto cittadino, esprimendo vicinanza alla famiglia e assicurando il supporto delle Politiche Sociali del Comune.

“Fiumicino piange. Una tragedia che ci lascia sgomenti e addolorati”, ha dichiarato Baccini.

Anche i residenti hanno espresso il loro cordoglio:

“Ho sperato fino all’ultimo, ma il mare non ti ha lasciato scampo. Quel mare che tu amavi tanto”, ha scritto un amico di famiglia, Adalberto.