Oggi è previsto l’esame di un nuovo decreto legislativo in Consiglio dei ministri, il tredicesimo attuativo della delega per la riforma fiscale e che porterà al via libera per il nuovo Bonus da 80 euro. Questo decreto interverrà principalmente su IRPEF e IRES, ossia sui redditi da lavoro delle persone fisiche, autonomi e dipendenti, nonché sui redditi delle persone giuridiche come le società, e includerà modifiche anche per i redditi agrari e i redditi diversi.

Secondo quanto trapelato da una bozza ufficiosa, il decreto è composto da 20 articoli e contiene alcune novità significative. In particolare, sono previste modifiche per i redditi da lavoro dipendente nel Capo II del decreto, tra cui:

Il ritorno alla soglia ordinaria per i fringe benefit.
Un possibile raddoppio del trattamento integrativo sulle tredicesime per i redditi bassi.
L’esenzione fiscale per i contributi versati agli enti bilaterali.
Un nuovo limite per la RITA (Rendita integrativa anticipata per gli iscritti alla previdenza complementare).
Tuttavia, la bozza evidenzia che i margini per una riduzione della tassazione nel 2025 sono limitati a causa del recente aumento del deficit e del debito pubblico, in parte attribuito agli eccessivi incentivi fiscali degli anni passati.

Il decreto prevede anche alcune modifiche non favorevoli ai contribuenti, tra cui:

Una stretta sulle agevolazioni sui premi di produttività, con il ritorno all’imposta sostitutiva del 10%.
Il richiedere alle aziende requisiti di rispetto dei principi ESG (sostenibilità ambientale e responsabilità sociale delle imprese) per la detassazione.
Inoltre, potrebbe essere innalzato il trattamento integrativo del Bonus fino a 80 euro per i lavoratori con redditi fino a 15mila euro, attraverso una detassazione delle tredicesime.

Infine, si interviene sull’articolo 51 comma 3 del TUIR riguardante i fringe benefit, confermando la soglia di esenzione e specificando una diversa modalità di calcolo del valore dei beni e servizi in natura offerti ai dipendenti.

Queste sono solo alcune delle novità previste nel nuovo decreto legislativo, che potrebbe subire ulteriori modifiche durante il processo di approvazione.