La Legge di Bilancio 2024 in Italia ha portato una significativa modifica nelle aliquote dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), portando un impatto diretto sulla tassazione delle pensioni nel paese. Questa riforma si concentra su coloro che ricevono un assegno pensionistico annuo compreso tra 15.000 e 50.000 euro, introducendo un nuovo “bonus” IRPEF che si tradurrà in un risparmio mensile potenziale fino a 20 euro. L’obiettivo principale è alleggerire il carico fiscale per i pensionati di questa fascia di reddito, offrendo loro un beneficio finanziario rilevante a partire dal prossimo gennaio.
Attualmente, l’INPS agisce come sostituto d’imposta per i pensionati, eseguendo la trattenuta dell’IRPEF direttamente sui cedolini pensionistici. La recente revisione ha equiparato il secondo scaglione al primo, riducendo l’aliquota al 23% per i redditi fino a 28.000 euro, semplificando la struttura fiscale e offrendo un trattamento più favorevole ai pensionati con redditi intermedi.
Il “bonus” non è una somma fissa, bensì un risparmio percentuale derivante dalla riduzione dell’aliquota IRPEF. Per i pensionati con reddito annuo tra 15.000 e 50.000 euro, il risparmio sarà del 2% sulla parte eccedente i 15.000 euro.
In termini pratici, questo significa un aumento modesto per i redditi più bassi, come 20 euro per una pensione di 16.000 euro, e un incremento più sostanziale per redditi più alti, potendo arrivare a un massimo di 260 euro all’anno per pensioni tra 28.000 e 50.000 euro. Questa strategia progressiva mira a garantire una distribuzione equa dei vantaggi fiscali introdotti dalla revisione delle aliquote IRPEF.