Nel tentativo di fornire un sostegno vitale alle neo mamme colpite da patologie che rendono impossibile l’allattamento, il Ministero dell’Economia ha introdotto il “Bonus Latte Artificiale”. Questa agevolazione economica è stata istituita per alleviare il peso finanziario che le madri affrontano in un momento già delicato della loro vita, quello della maternità. Il “Bonus Latte Artificiale” può raggiungere un importo massimo di 400 euro ed è erogato alle neomamme fino al compimento del sesto mese del neonato. Tuttavia, ci sono requisiti specifici che le mamme devono soddisfare per essere idonee a ricevere questo beneficio.

Malattie che consentono il riconoscimento del beneficio

Il sussidio economico è destinato alle madri che non possono allattare naturalmente a causa di patologie specifiche. Queste patologie possono essere suddivise in due categorie: temporanee e permanenti.

Le malattie permanenti che consentono il riconoscimento del Bonus includono:

Infezione da HTLV1 e 2.
Sindrome di Sheehan.
Alattogenesi ereditaria.
Ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria.
Mastectomia bilaterale.
Morte della madre.
Le condizioni temporanee che possono giustificare la richiesta del Bonus sono:

Infezione da epatite C, con lesione sanguinante del capezzolo.
Infezione da Herpes simplex, con lesione sul seno o capezzolo.
Infezione frequente da streptococco di gruppo B.
Lesione al seno causata da sifilide.
Tubercolosi bacillifera.
Mastite tubercolare.
Infezione da virus varicella zoster.
Assunzione di farmaci che non sono compatibili con l’allattamento.
Assunzione di droghe (tranne il metadone).
Alcolismo.
È importante notare che queste malattie devono essere confermate da uno specialista del Servizio Sanitario Nazionale, da un pediatra o da un neonatologo se si manifestano durante la gravidanza o dopo il parto.

Ulteriori requisiti e procedura di domanda

Oltre alla diagnosi di una delle patologie permanenti o temporanee specificate, le richiedenti il Bonus Latte Artificiale devono anche rispettare un requisito economico. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) delle richiedenti non deve superare i 30.000 euro annui.

In caso di approvazione, il Bonus può raggiungere un massimo di 400 euro all’anno, anche se l’importo effettivo può variare in base al numero di richiedenti. È importante notare che le domande sono esaminate a livello regionale, e la procedura per richiedere il Bonus deve essere avviata presso l’Azienda Sanitaria Locale (ASL) di competenza, la quale autorizzerà il pagamento del sussidio.

La domanda può essere presentata fino al compimento dei 6 mesi del neonato. Questo nuovo Bonus rappresenta un importante passo avanti nel fornire un sostegno economico alle neo mamme che affrontano sfide legate alla salute durante il periodo post-parto.