Una vicenda drammatica ha scosso la tranquilla comunità di Vairano Paternora, nel Casertano, e sta attirando l’attenzione di tutto il Paese. La morte di Rino Pezzullo, 44 anni, avvenuta lo scorso giugno, inizialmente attribuita a un malore improvviso, ha ora preso una svolta inquietante. Secondo le indagini degli inquirenti, Pezzullo sarebbe morto a seguito di ferite riportate durante una lite domestica con la moglie. Ora questa donna è finita arrestata con l’accusa di omicidio preterintenzionale.

La tragica vicenda ha avuto luogo nella notte tra il 12 e il 13 giugno di quest’anno, quando una chiamata al 118 ha segnalato un malore improvviso di Rino Pezzullo nella loro abitazione. L’uomo è trasportato d’urgenza all’Ospedale del Mare di Napoli, dove le sue condizioni sono peggiorate rapidamente, e successivamente è stato ricoverato nel reparto di Neurochirurgia del San Giovanni Bosco. Qui, quattro giorni dopo, il 17 giugno, Pezzullo ha perso la vita.

Da quel momento, gli inquirenti hanno lavorato instancabilmente per comprendere le circostanze della sua morte. L’analisi delle immagini di videosorveglianza e le testimonianze di terze persone hanno contribuito a ricostruire i momenti precedenti alla tragica notte.

Dalle indagini è emerso che poche ore prima del supposto malore, la coppia aveva avuto un acceso litigio in strada, che poi aveva avuto seguito all’interno dell’appartamento. Qui, si sarebbe verificata una violenta aggressione fisica che ha portato alla morte di Rino Pezzullo. Gli inquirenti ritengono che la causa della morte sia un colpo violento al volto e non una caduta accidentale, come inizialmente ipotizzato. Gli esami autoptici hanno rivelato un corpo gravemente contuso, con una lesione cranica significativa causata da un colpo violento al volto.

Ora la moglie di Pezzullo è arrestata e accusata di omicidio preterintenzionale, il che suggerisce che l’azione violenta non aveva l’intenzione diretta di uccidere. La decisione dell’arresto è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Santa Maria Capua Vetere ed è stata eseguita dal Comando Stazione Carabinieri di Vairano Scalo.