Il governo italiano è consapevole dell’urgente necessità di riformare il sistema previdenziale del paese. Tuttavia, al momento, sembra che l’attenzione sia rivolta principalmente a piccoli aggiustamenti, mentre le grandi scelte strategiche sono programmate per l’orizzonte di legislatura che si prospetta nel 2027, in vista delle elezioni previste nel 2024.
Budget Limitato per la Previdenza
Il budget previsto per la previdenza italiana, che non include le rivalutazioni delle pensioni, è stimato intorno a circa 2 miliardi di euro. Questo importo limitato è dovuto alla priorità del governo su altre iniziative, come il costoso mantenimento del taglio del cuneo fiscale.
Riforme in Vista
Attualmente, non sembrano esserci margini per anticipare la pensione con 41 anni di contributi, a prescindere dall’età, in deroga alla legge Fornero. Per il prossimo anno, sembra probabile che verranno confermate misure come Quota 103 (con un costo di circa 1,2 miliardi di euro), che permette di andare in pensione con 62 anni di età e 41 di contributi, e l’Ape sociale per i lavoratori in situazioni di disagio. Tuttavia, potrebbero esserci aggiustamenti per l’Opzione Donna, che potrebbe essere estesa a tutte coloro che hanno 35 anni di contributi, con un possibile aumento dell’età minima.
Rivalutazione delle Pensioni e Inflazione
Un problema spinoso riguarda la rivalutazione degli assegni pensionistici, soprattutto considerando il tasso di inflazione elevato, che nel 2023 è già al 5,7%. Nel bilancio dell’anno scorso, la rivalutazione è stata tagliata per fasce, a partire dagli assegni superiori a quattro volte il minimo. Questo criterio potrebbe essere mantenuto anche quest’anno, con un recupero completo dell’inflazione per gli assegni fino a 2.254,93 euro lordi al mese, mentre quelli superiori avrebbero un aumento ridotto.
Aumento delle Pensioni Minime
Un altro tema cruciale riguarda l’aumento delle pensioni minime, attualmente fissate a 600 euro al mese. L’obiettivo dichiarato è portare queste pensioni a 1.000 euro al mese nel corso della legislatura. Tuttavia, la restrizione finanziaria potrebbe rappresentare un ostacolo, e Forza Italia sta cercando di spingere per aumenti più modesti già dal prossimo anno, probabilmente verso quota 700 o comunque intorno ai 650-670 euro al mese.