Un’inquietante tentata sottrazione di una neonata di soli cinque mesi ha scosso la tranquillità di Vercelli. La polizia è intervenuta tempestivamente per bloccare una giovane donna che aveva cercato di portare via la bambina, sostenendo che fosse sua. L’episodio si è verificato all’interno di una chiesa nel centro cittadino, dove la madre sedeva sui banchi insieme alla sua piccola. La giovane si è avvicinata alla madre e ha cercato più volte di impossessarsi del passeggino, affermando che la bambina era sua figlia. Di fronte alla sua insistenza e alla situazione sempre più preoccupante, la madre ha preso prontamente una decisione: ha lasciato la chiesa e ha chiesto aiuto ai passanti fuori dall’edificio.
La polizia è immediatamente chiamata e si è recata sul luogo dell’incidente. Grazie alle informazioni fornite dalla madre, che si era allontanata con la bambina, gli agenti sono riusciti a individuare la giovane donna poco distante dalla chiesa. La descrizione accurata della madre ha infatti facilitato l’identificazione della presunta rapitrice.
La polizia ha fermato la donna e l’ha denunciata per tentata sottrazione di persone incapaci, un reato grave che mette in pericolo la sicurezza e il benessere dei più vulnerabili. La madre, dopo essere quindi rassicurata e tranquillizzata dalla polizia, ha potuto riabbracciare la sua amata bambina, mettendo fine all’angoscia e all’incubo vissuti durante l’episodio.
La pronta risposta delle forze dell’ordine ha evitato un potenziale pericolo per la neonata e ha dimostrato l’efficacia del loro intervento nel garantire la sicurezza della comunità. L’episodio sottolinea l’importanza della vigilanza e della collaborazione tra i cittadini e le forze dell’ordine per prevenire situazioni di pericolo e proteggere i più deboli.